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“Dioniso, la vite e il vino”

giovedì 1 settembre, nell'ambito della rassegna “Giovedì sera al MANN. Le Arti in giardino tra mito e natura" il Museo Archeologico Nazionale di Napoli ospiterà la conferenza "Dioniso, la vite e il vino" a cura di Federica Giacobello, dell'Università degli Studi di Milano, e Alberto Palliotti, del Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Ambientali, dell'Università di Perugia. A seguire la degustazione del Falerno del Massico dell’azienda Villa Matilde di Cellole, in provincia di Caserta, azienda che attraverso lo studio di testi antichi, a partire dai racconti di Plinio fino ai versi di Virgilio, Marziale e Orazio, hanno riportato in vita il vinum Falernum, scomparso al principio del secolo scorso e altri vini della Campania Felix.

#domenicalmuseo Ingresso gratuito all’antica città etrusca di Kainua e al Museo...

Ciò che fa di Marzabotto, l’antica Kainua, una testimonianza unica nell’ambito della civiltà etrusca è la straordinaria conservazione dell’impianto originale della città, scandito dalle ampie strade che si incrociano ortogonalmente, suddividendo in modo regolare lo spazio urbano orientato secondo i canoni dell’etrusca disciplina. Visitare il sito significa passeggiare sul vasto pianoro su cui si snodano i resti dell’abitato, per poi salire alle costruzioni sacre dell’acropoli e ridiscendere alle aree funerarie situate subito al di fuori della città dei vivi.

UN’’ANTICA STRADA ROMANA. Nuovi dati dagli scavi archeologici di Bentivoglio –...

Tradizionalmente è indicata come “via Annia” o “via Emilia Altinate”. Molte ipotesi sono state formulate sul suo nome, molto si è discusso se si trattasse di una via consolare o semplicemente di una delle tante strade realizzate nei 12 secoli di storia dell’impero romano. In questa parte di pianura bolognese, nessun miliario è ancora stato trovato, nessun tracciato indicato negli itinerari antichi è applicabile a questi territori in modo certo e inequivocabile.

27 agosto 2017. VELATHRI: dal tramonto all’alba, una notte etrusca.

Dall’acropoli al Museo Guarnacci, dal tramonto all’alba in un susseguirsi di iniziative che andranno a raccontare la storia di quel popolo tanto misterioso quanto affascinante che i greci chiamavano Tirreni, i romani Tusci. Nella loro lingua Rasenna, nella nostra: Etruschi. Dai riti religiosi presso l’Acropoli e poi al Museo attraverso degustazioni di cibi etruschi con musiche dal vivo e declamazioni di autori classici, passando attraverso presentazioni di testi e docu-film, living history, didattiche e scene teatralizzate, un concerto di musica etrusca e una sfilata di abiti che rappresenta l’evoluzione della moda etrusca dal VII al III sec. a.C., fino al banchetto finale e la suggestione dell’attesa dell’arrivo del sole, di nuovo, presso l’Acropoli: non un sogno ma una vera e propria notta Etrusca

Al Museo Egizio va in scena “A casa di Kha”, una...

Sabato 20 e domenica 21 agosto alle ore 10:10 il Museo Egizio - via Accademia delle Scienze 6 - propone ai bambini accompagnati dalle famiglie la visita guidata “A casa di Kha” La vita degli antichi egizi per molti aspetti rispecchia le difficoltà che ancora oggi l'uomo affronta, dovendosi dividere tra il lavoro e la vita privata. Le attività lavorative erano piuttosto frenetiche, ma il tempo da condividere insieme alla famiglia non mancava.

Al Museo Egizio una visita guidata alla scoperta del lavoro all’epoca...

Attraverso l’osservazione dei reperti e la lettura di alcuni passi tratti da antichi papiri della collezione torinese, la visita rivelerà al pubblico alcune peculiarità sull’organizzazione del lavoro al tempo dei faraoni. Tra curiosità ed aneddoti i visitatori potranno conoscere i diversi lavori di questa antica civiltà, che spaziavano dall’ambito domestico e agricolo a quello commerciale, artigianale e templare. Il pubblico potrà inoltre conoscere le condizioni dei lavoratori nell’Egitto faraonico che stupiscono per l’inattesa attualità.