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Marilina Betrò è il nuovo presidente del Comitato scientifico del Museo...

Marilina Betrò, professore ordinario di Egittologia all'Università di Pisa, è il nuovo presidente del Comitato scientifico della "Fondazione Museo delle Antichità Egizie di Torino", che ospita una delle collezioni di antichità egiziane di maggior rilievo al mondo, seconda per dimensioni e antichità solo a quella del Cairo.

Aperta la camera funeraria della piramide della XIII dinastia scoperta a...

Circa un mese fa era stato annunciato il ritrovamento di una nuova piramide risalente alla XIII dinastia a Dashur. Ora la notizia da parte del Ministero delle Antichità dell’apertura della sua camera funeraria all’interno della quale sono stati trovati una cassa di legno ed un sarcofago antropoide.

LE LACRIME DI RA – L’apicoltura e l’importanza delle api nell’antico...

"Il dio Ra pianse, le lacrime scese dai suoi occhi caddero a terra e si trasformarono in api. Le api fecero il loro alveare e si operarono con i fiori di ogni pianta per produrre miele e cera. Così anche il miele e la cera d’api fuoriuscirono dalle lacrime di Ra". Questa iscrizione proveniente da un antico papiro egiziano (Salt 825) ci racconta di come gli Egizi credevano che le lacrime generate dal pianto del dio sole Ra si trasformassero in api mentre colpivano la terra e di come il miele e la cera erano stati quindi associati alle lacrime del dio. Le api, per ciò, erano considerate sacre, un dono di Ra in persona, il quale aveva conferito loro un aspetto prezioso non solo per come queste contribuivano con la loro produzione all’economia e al benessere della società egizia, ma anche perché erano teologicamente importanti. Proprio per questo motivo il miele era utilizzato anche nei rituali di morte, perché, oltre che conferire al defunto un incarnato dorato come d’oro era la pelle degli dei, si riteneva che fosse realmente sacro.

Luoghi Viventi. Racconti d’autore per musei da vivere.

Nove storie inedite firmate da altrettanti grandi scrittori trasformano il percorso museale in un’esperienza nuova. È Luoghi Viventi, progetto sperimentale del Circolo dei lettori, primo spazio pubblico in Italia dedicato interamente alla lettura, che ha scelto di coinvolgere il Museo Egizio e due musei della Città di Chambéry, il Musée des Beaux-arts e Les Charmettes. Casa di Jean-Jacques Rousseau.

Scoperto a Luqsor il primo giardino funerario

Quella annunciata oggi dal Ministero delle Antichità egiziano non è solo una nuova scoperta, ma una scoperta del tutto nuova: si tratta della prima testimonianza archeologica di un giardino funerario di 4000 anni fa. Si era a conoscenza della presenza di questa area cultuale grazie ai modellini funerari e alle varie rappresentazioni presenti sulle pareti delle tombe del Nuovo Regno, dove un piccolo giardino quadrato veniva raffigurato all’ingresso del monumento funebre con un paio di alberi accanto ad esso, ma archeologicamente, finora, non ne era mai stata trovata nessuna traccia.

“La Dea del Nilo”, una ballerina di 5500 anni fa

Arriva dall’Egitto predinastico - periodo Naqada II (3500-3400 a.C. circa) - questa statuina neolitica in terracotta dipinta conosciuta come "la Dea del Nilo" o "la danzatrice del Nilo”. La figura senza volto rappresenta una sorta di ballerina preistorica con le braccia alzate sopra la testa, il suo corpo è snello con fianchi larghi.