Il tesoro di Dush
Nell'oasi di Kharga si trova il sito archeologico di Dush, che conserva le rovine di un forte romano e di un tempio dedicato a due divinità di origine egizia, Serapide e Iside, ma il cui culto era ampiamente diffuso anche nel mondo greco-romano. Nonostante sia al di fuori delle rotte turistiche "tradizionali", il sito di Dush aveva grande importanza strategica in epoca romana per il controllo delle rotte commerciali fra l'Africa subsahariana e il Mediterraneo. La sua importanza è tornata in auge anche in tempi moderni dopo la scoperta di un "tesoro" nel 1989.
Nuove scoperte sui rituali religiosi egizi: tracce di sostanze psicoattive in...
Una recente scoperta scientifica potrebbe rivoluzionare il nostro modo di interpretare i rituali e le pratiche religiose dell'antico Egitto. Un team di ricercatori internazionali...
Il tempio di Deir el-Hagar nell’oasi di Dakhla
Il Tempio di Deir el-Hagar sorge nell'oasi di Dakhla nel deserto occidentale egiziano, ed è un importante esempio di architettura religiosa romana in Egitto. Fu edificato nel I secolo d.C. sotto l'impero di Nerone ed era dedicato alla triade divina Amon-Ra, Mut e Khonsu.
Ippocampo
La presenza degli ippocampi nella decorazione di alcuni sarcofagi è curiosa perché il cavallo non fa parte del pantheon egizio né, tanto meno, l'ippocampo. È possibile che si tratti di un serpente con la testa di un cavallo, ma la maggior parte degli egittologi che si sono occupati di queste immagini si sono decisi a considerarli ippocampi, trovando in ciò un aspetto dell'influenza greca sulla religione egizia.
Vita deorum
In questo nuovo articolo, Gilberto Modonesi cerca di individuare le modalità con cui le divinità egizie intervenivano a determinare i comportamenti dei sovrani e talvolta anche dei loro sudditi nelle pratiche religiose e nella vita quotidiana.
Le liriche d’amore dell’Antico Egitto
Le liriche d'amore sono componimenti unici nella produzione letteraria egizia e risalgono tutte al periodo ramesside (XIX-XX dinastia). Si inseriscono in un filone in cui la lingua si rinnova con parole e forme che appartengono al linguaggio parlato. Sono classificate come “divertimenti del cuore”, una espressione che viene usata per indicare piacevoli situazioni conviviali.