Il 12º rostro al momento del rinvenimento, crediti Derk Remmers, SDSS – The Society for Documentation of Submerged Sites
Dopo tre settimane si è conclusa la campagna di documentazione, studio e rilievo dei rostri della Battaglia delle Egadi (241 a.C.) di cui nel 2017, a più riprese, avevamo raccontato la straordinaria scoperta di alcuni dei reperti rinvenuti sin dagli inizi del 2000 nei fondali a nord-ovest di Levanzo.
Oltre ai 23 rostri erano stati portati alla luce due spade, 30 elmi del tipo Montefortino, alcune monete e un gran numero di anfore in un’indagine che ha visto collaborare la Soprintendenza del Mare della Regione Siciliana, la statunitense RPM Nautical Foundation, la SDSS – The Society for Documentation of Submerged Sites, e la GUE – Global Underwater Explorers.
Le attività di documentazione hanno riguardato le scansioni laser e le fotografie dei rostri e il rilievo di tutti i reperti. Grazie a questo lavoro congiunto degli studiosi e dei tecnici coordinati dal Soprintendente Ferdinando Maurici e della RPM Nautical Foundation (William Murray, University of South Florida – USA, Peter Campbell, Cranfield University – UK, Stephen DeCasien, Texas A&M University – USA, Konstantinos Raptis, University of Athens -GR), i rostri saranno visionabili online tramite un database.
Queste le parole del Soprintendente Maurici: “Continua lo studio della Battaglia delle Egadi che, grazie all’intuizione di Sebastiano Tusa, ha consentito di arricchire la storia di un evento che ha cambiato le sorti del Mediterraneo. La stretta collaborazione con la RPM Nautical Foundation con la sua nave da ricerca Hercules e la SDSS – The Society for Documentation of Submerged Sites che ci fornisce un prezioso supporto con i suoi subacquei, ci permette di proseguire le ricerche che da circa 20 anni vengono svolte nello specchio acqueo delle Egadi. È ancora una volta la prova che la perfetta sinergia tra Istituzioni scientifiche, rappresenta la chiave vincente per le ricerche archeologiche in mare”.
Oggi i rostri sono esposti nell’arsenale della Marina Regia di Palermo nell’ambito della mostra “Sebastiano Tusa, una vita per la cultura”, a Favignana nella sala museale della Battaglia all’interno dell’ex Stabilimento Florio, al Castello di Punta Troia a Marettimo e al Museo Agostino Pepoli di Trapani.
Photo Gallery, crediti Soprintendenza del Mare della Regione Siciliana