Gli scavi al forte romano di Vindolanda nell’Inghilterra settentrionale hanno riportato alla luce un rilievo inciso nella pietra raffigurante un cavaliere o una divinità romana.
Vindolanda era un forte romano situato ai confini settentrionali dell’Impero Romano, nella provincia di Britannia. La sua posizione era strategica perché dominava e controllava la Stanegate, una strada militare costruita da Traiano lungo la linea del futuro Vallo Adriano che era presidiato dalle truppe ausiliarie di fanteria o cavalleria.
La scultura in questione è stata scoperta durante gli scavi eseguiti dai volontari della fondazione Vindolanda Trust nel mese di maggio 2021. Il rilievo è largo 16 cm e alto circa 30 cm e rappresenta una figura maschile nuda con una lancia in mano davanti ad un cavallo (o un mulo). I due volontari che l’hanno ritrovato, Richie Milor e David Goldwater, stavano scavano il pavimento di un edificio del IV secolo vicino ai forti della Cavalleria.
David Goldwater ha dichiarato: “Ho visto dapprima una delle zampe del cavallo e poi la parte superiore del rilievo“. Richie Milor ha aggiunto: “Siamo assolutamente entusiasti e orgogliosi di far parte di questa scoperta, è stato davvero emozionante. Amiamo lavorare in questo sito e fare la nostra piccola parte nelle attività di ricerca che si svolgono qui, a prescindere dal ritrovare qualcosa oppure nulla … ma questa scoperta è stata un evento davvero speciale.“
I ricercatori della squadra che sovrintende gli scavi sta cercando di stabilire chi possa rappresentare la figura incisa sul reperto. L’archeologa Marta Alberti ha sottolineato che la nudità della figura maschile fa pensare ad un dio piuttosto che ad un semplice cavaliere; anche la lancia impugnata con la mano sinistra è un attributo comune di Marte, dio della Guerra, anche se le due forme quasi circolari poste sopra la testa potrebbero rappresentare due ali, un attributo comune del dio Mercurio, il dio protettore dei viaggiatori. Ad avvalorare questa ipotesi è proprio la figura dell’animale, poiché cavalli e muli erano spesso associati al dio Mercurio.
Il sito di Vindolanda – nei primi anni settanta del secolo scorso – aveva restituito numerose tavolette di legno (oggi conservate al British Museum) sulle quali erano incisi in corsivo romano documenti ufficiali e privati che gettano luce sulla vita quotidiana delle guarnigioni nelle zone di frontiera. Altre tavolette sono state rinvenute nel luglio del 2017: se ne parla in questo articolo.