foto: ansa.it
Gli scavi della Metro C di Roma continuano a “regalare” sorprese. È stato, infatti, rinvenuto presso la stazione di Porta Metronia un raro reperto: il fondo di una coppa in vetro decorato con la dea eponima. La divinità, già presente sulle monete agli inizi del III sec. a.C., non è solo la rappresentazione della città di Roma ma dello Stato romano. Ben nota è la sua raffigurazione sull’Ara Pacis Augustae o sulla base di colonna dell’imperatore Antonino Pio.
Roma, la cui iconografia presenta elmo, lancia e scudo, è qui finemente rappresentata. L’oro utilizzato ne esalta i contorni e la raffinatezza. In origine la coppa, la cui base aveva questa decorazione, era forse un dono, di cui non è possibile stabilirne l’utilizzo potorio o decorativo. Come spiega Simona Morretta, funzionaria archeologa della Soprintendenza speciale di Roma, la coppa ad un certo punto si è rotta, per cui il fondo è stato tagliato ed è stato utilizzato, probabilmente, come elemento di arredo appeso ad una parete o messo in bella mostra su un mobile.
Il reperto proviene dagli strati di riempimento successivi all’abbandono e alla rasatura degli alzati murari della caserma militare (corso del III sec. d.C.), ed è databile, da un primo studio, agli inizi del IV sec. d.C.
La dea Roma verrà esposta in una teca nella stazione-museo di Porta Metronia: tutti potranno ammirare lo splendore della dea dell’Urbs.