Il Ministero della Cultura ha reso note nella giornata di oggi, 31 gennaio 2021, le 10 finaliste per l’edizione del 2024: Ascoli Piceno, Chioggia, Grosseto, Mesagne, Pesaro, Sestri Levante con il Tigullio, Siracusa, Unione dei Comuni Paestum-Alto Cilento, Viareggio e Vicenza. Tra il 3 e il 4 marzo 2022 le Città verranno giudicate dalla Giuria presieduta da Silvia Calandrelli, Direttrice di Rai Cultura.

Il progetto della Capitale italiana della Cultura è nato nel 2014 a seguito della nomina di Matera a Capitale europea della Cultura 2019. L’allora Ministro dei Beni Culturali e del Turismo Dario Franceschini, appoggiato dal Consiglio dei Ministri, ha proposto di eleggere ogni anno una città italiana a Capitale della Cultura con lo scopo di valorizzare il territorio e di migliorare i servizi rivolti ai turisti.

Le città candidate devono presentare un progetto culturale comprendente il programma delle attività previste nell’anno di elezione. Questo verrà valutato dalla Giuria tenendo conto della coerenza e dell’efficacia del progetto ai fini della valorizzazione del territorio, oltre alla capacità di utilizzare le nuove tecnologie per un maggiore coinvolgimento dei giovani e alla coerenza con gli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile dell’Onu.

La Capitale della Cultura 2022 è Procida con il motto “La cultura non isola”, con un programma che prevede mostre, cinema all’aperto, progetti di inclusione sociale che utilizzino il linguaggio artistico per permettere all’individuo di esprimersi nella società e momenti di confronto tra cultura e innovazione tecnologica. Le scelte per il 2023 sono Bergamo e Brescia, entrambe attente alla sostenibilità ambientale e a una cultura che sia inclusiva e aperta a tutti.

Ph. https://www.procida2022.com

La finale per la Capitale del 2024 è senza dubbio agguerrita: Ascoli Piceno ha presentato un programma dal titolo “La cultura muove le montagne” con lo scopo di valorizzare non solo il capoluogo marchigiano, ma anche tutta la provincia del Piceno; Chioggia con l’obiettivo di svincolarsi dal titolo di “piccola Venezia” e la veneta Vicenza, dal 1994 riconosciuta dall’UNESCO come Patrimonio Mondiale dell’Umanità. Tra le finaliste anche l’etrusca Grosseto, con lo slogan “Cultura-Ambiente-Salute-Benessere”; Mesagne, sostenuta dal mondo accademico pugliese, che vuole la sua comunità come centro del progetto; l’Unione dei Comuni Paestum-Alto Cilento che metterà comunque in atto i progetti a prescindere dall’esito del concorso, come comunicato dal presidente dell’Unione dei Comuni Franco Alfieri.

Pesaro vuole invece trasformare l’identità dei singoli cittadini in patrimonio culturale, per questo ha progettato di coinvolgere artisti, professionisti, abitanti e associazioni per renderla Capitale della Cultura. Siracusa si propone come continuatrice di quell’importante ruolo che ricopriva nell’universo greco antico; Viareggio punta invece sulla sua repentina ascesa tra le città promotrici di cultura, con il suo celeberrimo Carnevale e il Festival Puccini. Infine, tra le candidate, vi è Sestri Levante con il Tigullio: il progetto prevede la valorizzazione del territorio ligure dal punto di vista culturale e turistico attraverso la cooperazione di più comuni – in particolare, Chiavari, Rapallo, Santa Margherita Ligure, Camogli, Recco.

Non resta altro se non aspettare il verdetto finale e scoprire quale tra queste magnifiche città sarà la Capitale italiana della Cultura 2024.

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