Uno dei mosaici rinvenuti a Gaza. Ph. Ⓒ Palestinian Ministry of Tourism and Antiquities
Giorno 16 settembre il Ministero per il Turismo e le Antichità della Palestina ha annunciato la scoperta di mosaici di epoca bizantina conservati in ottime condizioni.
Il ritrovamento è avvenuto ad opera di un agricoltore palestinese, Suleiman al-Nabahin, e di suo figlio che stavano piantando un oliveto nel campo profughi di Bureij, ad un km ca. dalla linea divisoria con Israele.


Dal 390 al 634-636 d.C. la Palaestina Secunda fu una provincia dell’impero bizantino facendo parte della Diocesi Orientale.
Questa, nella Tarda Antichità, era tra le maggiori aree religiose, agricole, commerciali, e intellettuali dell’impero. Era, inoltre, punto strategico di difesa sia dall’impero sasanide che dalle tribù del deserto.
L’area del rinvenimento copre ca. 500m2. Tra le diverse raffigurazioni musive sono presenti conigli, esseri canini, uccelli, motivi floreali, scene di vita sociale e disegni geometrici. Lo scavo, sebbene sia nelle sue fasi iniziali, ha restituito resti murari, oggetti élitari, manufatti in vetro. Per quanto riguarda la datazione dei mosaici, la resa stilistica collocherebbe la pavimentazione tra il V e il VII sec. d.C.

René Elter, archeologo della Scuola Biblica e Archeologica Francese di Gerusalemme, afferma che si tratta delle più belle pavimentazioni musive rinvenute a Gaza, sia per la qualità con la quale sono state rese le raffigurazioni sia per la complessità dello schema geometrico.
Gallery, Phs. Ⓒ Palestinian Ministry of Tourism and Antiquities