TESTIMONI DI CIVILTÀ – L’art. 9 della Costituzione. La tutela del patrimonio culturale della Nazione

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Promossa con il sostegno della Camera dei deputati, l’esposizione organizzata dal Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale in collaborazione con il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, è stata inaugurata martedì 23 gennaio alle 16.
La mostra, allestita nella prestigiosa ‘Sala della Lupa’ di Palazzo Montecitorio ove è conservata la copia originale della nostra Costituzione, costituisce una delle iniziative che saranno svolte per ricordare il settantesimo anniversario dell’entrata in vigore della legge fondamentale italiana. Permetterà, infatti, di valorizzare il contenuto dell’articolo 9, uno dei suoi dodici principi fondamentali, che raccomanda a tutti i cittadini di tutelare il patrimonio storico e artistico della Nazione.

Provento di scavi clandestini effettuati a Guidonia Montecelio (Roma) nel 1992
Recuperata a Livigno nel 1994

Nella mostra è esposta una simbolica selezione di beni che il Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale ha recuperato non solo attraverso attività investigative o grazie all’azione svolta nell’ambito della cosiddetta “diplomazia culturale”, ma anche “salvati” e messi in sicurezza nelle zone dell’Italia centrale colpite dal sisma del 2016.

L’iniziativa permette così di illustrare la poliedricità dell’azione di tutela e di salvaguardia che l’Arma dei Carabinieri svolge in sinergia con le articolazioni centrali e periferiche del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo.

Provento di scavi clandestini effettuati a Montelibretti (Roma) negli anni settanta
Rimpatriato dalla Danimarca nel 2016-2017

Sono esposte 14 importanti opere, tra le quali spicca il carro di Eretum, per la prima volta esposto in Italia dopo il recente rimpatrio dalla Danimarca. Scavato clandestinamente in Sabina nei primi anni ’70, è stato recuperato a seguito di riscontri investigativi e scientifici nell’ambito delle attività di diplomazia culturale. Potranno anche essere ammirati il noto gruppo scultoreo “Triade Capitolina”, rinvenuto negli anni ’90 nel corso di scavi clandestini nonché la grande tela d’altare di Giovan Battista Tiepolo della chiesa di San Filippo Neri di Camerino, messo in sicurezza a seguito dei drammatici eventi sismici che si sono verificati in Italia nel 2016.

La mostra è aperta al pubblico con ingresso libero dal 24 gennaio al 28 febbraio dalle ore 10 alle ore 18 (apertura dal lunedì al venerdì) con entrata da piazza Montecitorio.

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