Anche questanno, in occasione del giorno di Pasquetta, il Museo Nazionale Etrusco Pompeo Aria e larea archeologica di Marzabotto rinunciano alla chiusura settimanale del lunedì per consentire a cittadini e turisti di apprezzare i propri scavi e collezioni. Anche nei giorni di Pasqua e Pasquetta il Museo sarà regolarmente aperto dalle 9 alle 18.30 e larea archeologica dalle 8 alle 19.
L’area archeologica dell’antica città di Kainua (a monte dell’odierna Marzabotto) è una testimonianza unica nellambito della civiltà etrusca. La straordinaria conservazione dellimpianto originale della città -dovuta allabbandono del luogo a partire dallinvasione celtica- consente un tuffo nel passato che coniuga al grande interesse scientifico una particolare suggestione ambientale. In nessun altro sito etrusco al mondo è possibile visitare il vasto pianoro su cui si snodano i resti dellabitato e le ampie strade che si incrociano ortogonalmente suddividendo in modo regolare lo spazio urbano orientato secondo i canoni delletrusca disciplina, salire alle costruzioni sacre dellacropoli e ridiscendere alle aree funerarie situate subito al di fuori della città dei vivi.
Nel museo dedicato a Pompeo Aria -organizzatore del primo nucleo della collezione- si possono ammirare le testimonianze della vita della città che prosperò dalla fine del VI alla metà del IV secolo a.C., dai ricchi corredi delle necropoli alle ricostruzioni dei tetti e degli alzati delle case, dalle statuette votive in bronzo alla testa di Kouros, fino alle testimonianze recuperate a Sasso Marconi e nel territorio circostante.
I resti dellantica Marzabotto/Kainua non cessano mai di stupire. Gli Etruschi avevano non solo progettato la città secondo un modello assunto direttamente dal mondo greco (seppur “mediato” dall’etrusca disciplina) ma alimentavano quotidianamente i legami culturali e commerciali con lEllade tramite il fiume Reno (che all’epoca sfociava nel ramo spinete del Po), il porto di Spina e lAdriatico.
Di questa grecizzazione sono segno evidente sia la ceramica attica, la cui presenza nei corredi tombali conferma la completa acquisizione dell’ideologia del vino e del banchetto nell’Aldilà, sia gli splendidi reperti come la testa di kouros in marmo greco o la grande kore in bronzo che suggeriscono la possibilità di una produzione anche locale atteggiata fedelmente al mondo greco seppur tradotta in stilemi specificamente etruschi.
Risale ai primi anni del Duemila la scoperta nella parte bassa della città di un imponente tempio a pianta greca dedicato al dio Tinia, somma divinità degli Etruschi, corrispondente allo Zeus dei Greci. Questo tempio integra la sacra acropoli situata sullaltura -dove si trovano i resti di tre strutture templari, di due altari e della sede augurationis, cioè il punto da cui laugure eseguiva i riti di fondazione della città- e il cosiddetto Santuario fontile, legato al culto delle acque e a riti di sanatio, situato al di fuori del perimetro urbano.
Orari di apertura di domenica 16 e lunedì 17 aprile:
Museo 9-18.30 area archeologica 8-19
Ingresso 3,00