“Parade” e “Pulcinella” nel Teatro Grande di Pompei

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Da giovedì 27 a sabato 29 luglio 2017 i primi ballerini Rebecca Bianchi, Claudio Cocino, Manuel Paruccini, i solisti e il corpo di ballo del Teatro dell’Opera di Roma, diretti da Eleonora Abbagnato, faranno rivivere i personaggi e la magia dei balletti “Parade” e “Pulcinella” nell’atmosfera suggestiva del Teatro Grande degli Scavi di Pompei.

L’evento è inserito nell’ambito delle celebrazioni avviate quest’anno dal Ministro dei Beni Culturali in occasione del centenario del viaggio in Italia che Picasso compie insieme a Jean Cocteau nel 1917 per lavorare con i Balletti Russi a Parade: durante quel soggiorno l’artista visitò Roma, Napoli e Pompei, rimanendone affascinato e traendo l’ispirazione giusta per la realizzazione della scenografia e dei costumi di scena.

Così, dopo la mostra “Picasso, Parade” (svoltasi fino allo scorso 10 luglio nel Museo di Capodimonte a Napoli e in contemporanea e nell’Antiquarium degli Scavi di Pompei), il prossimo appuntamento, promosso dal Parco archeologico di Pompei in collaborazione con Mondadori Electa, vede il Teatro dell’Opera di Roma in prima fila tra i protagonisti della kermesse celebrativa con un programma speciale, in un luogo straordinario: la riproposizione degli spettacoli, “Parade” e “Pulcinella”, che cento anni fa portarono al successo Picasso, Massine, Cocteau, Satie e Stravinskij.

Il Balletto “Parade” nasce a Roma nel 1917 dalla collaborazione – magistralmente orchestrata dall’impresario dei Balletti Russi, Sergej Djagilev – tra Pablo Picasso, Jean Cocteau, Léonide Massine ed Erik Satie, quest’ultimo rimasto però in Francia. “Parade” è pensato fin da subito dai suoi creatori come un balletto nuovo e rivoluzionario, dove per la prima volta danzano costumi-scultura tridimensionali, su una partitura coreografica innovativa fatta di movimenti asciutti e veloci. L’ambientazione è il presente dell’epoca, una strada di Parigi in cui alcuni artisti appartenenti all’universo del circo e del music-hall – un mago cinese, una giovane ragazza americana e due acrobati – si esibiscono con l’intento di attirare gli spettatori. Parade porta in scena personaggi contemporanei che Massine ritrae in occupazioni quotidiane, si differenzia per questo dagli altri balletti, basati principalmente sul mito, sulle fiabe e sul folklore ed esercita una forte influenza sul repertorio ballettistico del XX secolo. “Parade” è rappresentato in prima assoluta il 18 maggio 1917 al Théâtre du Châtelet di Parigi, in piena Grande Guerra, ma tutta la sua modernità, volta a catturare gli aspetti più sfacciati, volgari e vivaci della natura umana, non viene colta dal pubblico che grida allo scandalo. I personaggi del balletto si esibiscono in danze molto vicine alla spettacolarità popolare, che poco si sposa con l’immagine seria e sublime che gli spettatori del tempo avevano dei ballerini russi. Tuttavia, “Parade” non è un esempio di teatro di varietà, ma una trasformazione artistica di esso. I suoi quattro geni creativi, Picasso, Cocteau, Massine e Satie – abituali frequentatori del circo, del cinema e del music-hall – furono i collaboratori ideali per un progetto pensato con l’obiettivo di portare nel balletto un po’ della vitalità e della schiettezza del teatro popolare. Picasso recupera il tema del circo a lui caro per il famoso sipario del balletto e realizza una scenografia e dei costumi non convenzionali. Satie compone una musica che include sonorità realistiche e quotidiane. Il ruolo di Cocteau è determinante: crea il progetto, ne scrive il soggetto, partecipa a ogni aspetto della sua evoluzione artistica e coinvolge entusiasticamente Picasso e Satie in questa avventura.

“Pulcinella”, balletto in un atto ambientato nella città di Napoli, è invece andato in scena per la prima volta il 15 maggio 1920 al Teatro dell’Opéra di Parigi e la “provocazione visiva” di Picasso ha subito riscosso il consenso dei presenti. Triplice è la firma: la musica di Igor Stravinskij, la coreografia di Léonide Massine, la scenografia e i costumi di Pablo Picasso. L’idea nasce dalle suggestioni raccolte da Diaghilev, Stravinskij, Massine e Picasso durante i due viaggi nella città di Napoli e la gita a Pompei, nel marzo e nell’aprile del 1917. Fonte d’ispirazione per il balletto sono le atmosfere vissute nei vicoli e nei mercati napoletani, il fascino per la città antica di Pompei e la grande tradizione della commedia dell’arte italiana. Picasso e Stravinskij, durante il secondo viaggio, restano affascinati dalla forza espressiva di uno spettacolo teatrale di matrice dialettale, notando come si possano superare le barriere della lingua trascinando il pubblico con una dinamica vena popolare. A suggerire il soggetto del balletto è il ritrovamento di un manoscritto nella Biblioteca Nazionale di Napoli, incentrato sulla celeberrima maschera di Pulcinella. I concepteurs cominciano a lavorare intorno alla figura di Pulcinella, dandogli una forma del tutto originale. Stravinskij, nel comporre la musica, intraprende una nuova direzione e realizza la prima composizione neoclassica, il cui materiale tematico è tratto da Giovanni Battista Pergolesi ma rielaborato in chiave moderna. Il compositore russo più tardi affermerà che “Pulcinella” è stato la sua scoperta del passato, l’epifania grazie a cui tutta la sua opera posteriore è diventata possibile, uno sguardo all’indietro, il primo di molti amori in quella direzione, e anche uno sguardo allo specchio. Massine, per supplire alla mancanza di espressività nel volto di Pulcinella che indossa una maschera, crea una coreografia non solo ricca di valori pantomimici ma in grado di modellare espressivamente il corpo dei danzatori.  A Napoli, infatti, aveva avuto modo di assistere a numerosi spettacoli di marionette con Pulcinella protagonista, rimanendo particolarmente affascinato dai suoi continui cambiamenti nel gesto. Picasso realizza una scenografia la cui scomposizione in rettangoli, quadrati e trapezi si rifà all’impostazione geometrica del cubismo e le cui tinte fredde esaltano i colori brillanti dei costumi.

Parade – Balletto in un atto

Musica Erik Satie

Coreografia Léonide Massine

Ripresa da Lorca Massine

Assistente coreografo Anna Krzyskow

Scene Pablo Picasso ricostruite da Maurizio Varamo

Costumi Pablo Picasso ricostruiti da Anna Biagiotti

Luci Mario De Amicis

 

Pulcinella – Balletto in un atto

Musica Igor Stravinskij

Coreografia Léonide Massine

Ripresa da Lorca Massine

Assistenti coreografo Anna Krzyskow e Manuel Paruccini

Scene Pablo Picasso ricostruite da Maurizio Varamo

Costumi Pablo Picasso ricostruiti da Anna Biagiotti

Luci Mario De Amicis

Interpreti Rebecca Bianchi, Claudio Cocino, Manuel Paruccini

Primi Ballerini, Solisti e Corpo di Ballo del Teatro dell’Opera di Roma con la partecipazione degli allievi del Lyceum di Mara Fusco

Allestimento del Teatro dell’Opera di Roma

Musiche su base registrata

 

Teatro Grande degli Scavi di Pompei

Prima rappresentazione giovedì 27 luglio ore 21; repliche venerdì 28 e sabato 29 luglio ore 21

Per Informazioni: operaroma.it, pompeiisites.org, electa.it

Info e prevendita biglietti:  www.ticketone.it  tel. 892101

Biglietti: 22, 33 e 55 euro  –  16,50 euro ridotto under 25

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