Finalmente, dopo mesi di attesa, nel tardo pomeriggio di un normalissimo giovedì di gennaio, Zahi Hawass fa il suo grande annuncio: la sua missione archeologica egiziana che collabora con il Consiglio Supremo delle Antichità ha scoperto a Saqqara importanti tombe risalenti alla V e alla VI dinastia, in una delle quali è stata rinvenuta probabilmente la mummia più antica e completa mai conosciuta, ovvero quella di un certo Hekashepes.

In un pozzo profondo 15m, vicino al complesso piramidale del sovrano Pepy I (VI dinastia), è stato rinvenuto un grande sarcofago rettangolare in calcare, con iscritto il nome del suo proprietario, un uomo di nome Hekashepes. Gli esami diagnostici effettuati dall’équipe di Hawass hanno dimostrato che nessuno ha mai più toccato il sarcofago dal momento in cui è stato sigillato con la malta al termine del rituale di sepoltura 4300 anni fa. Era quindi totalmente intatto. Quando hanno sollevato il coperchio, Hawass e i suoi si sono trovati di fronte ad una mummia interamente ricoperta di foglie d’oro.

Il sarcofago in calcare di Hekashepes, ph. Zahi Hawass
Hekashepes all’interno del suo sarcofago, ph. Zahi Hawass

Comunque, tra il gran numero di tombe rinvenute dalla missione archeologica egiziana, a testimonianza della vasta estensione della necropoli, la più importante è sicuramente quella di Khnumdjedef, ispettore degli ufficiali, supervisore dei nobili e sacerdote del complesso piramidale di Unas, ultimo sovrano della V dinastia. La sua tomba è decorata con scene di vita quotidiana. Seconda per estensione è quella di Meri, un ufficiale reale.

Scene di vita quotidiana, che mostrano artigiani al lavoro, ph. CairoPhoto

Vicino al complesso piramidale di Pepy I, dalla tomba destinata ad un sacerdote, è emerso un gruppo di nove statue: una raffigurante un uomo e la moglie, altre di servitori e altri individui. Il sacerdote in questione potrebbe essere un certo Messi, secondo le iscrizioni rinvenute su una stele falsaporta trovata all’interno della tomba.

Le statue rinvenute nelle sepolture, ph. Zahi Hawass

In un pozzo profondo 10m sono state trovate numerose statue, sia in legno sia in calcare, di pregevole bellezza. Come affermato dal Dott. Mostafa Waziri, Segretario Generale del Consiglio Supremo delle Antichità, molte statue dell’Antico Regno sono state rinvenute a Saqqara nel secolo scorso, ma questo gruppo rappresenta senza dubbio una scoperta eccezionale. Tra i ritrovamenti si annoverano anche una tavola per offerte, amuleti, vasi in pietra, oggetti di vita quotidiana e statue del dio Ptah-Sokar.

Vi presentiamo una galleria fotografica dei ritrovamenti.
(Le foto sono state pubblicate da Zahi Hawass, Cairo Photo, Youm7, Sada el balad English and Ahram Online)

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