Nel sito archeologico di Tell el-Dayabat, nel distretto della città di Akhmim, è stata scoperta una tomba tolemaica splendidamente decorata e dai colori ancora vividi come se fosse stata appena dipinta.
L’eccezionale ritrovamento è il frutto della conclusione di un’indagine della polizia del turismo e delle antichità che nell’ottobre scorso (qui il nostro articolo) aveva intercettato uno scavo clandestino nei pressi dell’area archeologica nel governatorato di Sohag, città del Medio Egitto tornata alla ribalta in questi ultimi mesi per l’inaugurazione del suo splendido museo (qui il nostro articolo).
Individuato l’ingresso della tomba, il Ministero delle Antichità aveva assegnato l’indagine scientifica ad una missione archeologica egiziana guidata dal dott. Mostafa Waziri, Segretario Generale del Consiglio Supremo delle Antichità, che immediatamente iniziò gli scavi e lo studio della sepoltura.
La tomba, come già detto, risale al Periodo Tolemaico. Dopo aver varcato l’ingresso dove su entrambi i lati è rappresentato il dio Anubi, l’ipogeo si presenta con due piccolissime stanze splendidamente dipinte dove bellissime scene policrome raffigurano il proprietario della sepoltura e sua moglie: lui un nobile di nome Tutu, probabilmente un anziano ufficiale, e lei musicista e portatrice del sistro nel tempio di Hathor. La coppia è rappresentata in diverse situazioni, si passa dalle immagini del raccolto nei campi alle scene del rituale funerario dove la coppia si trova al cospetto degli dei. I loro nomi, e quelli dei membri della loro famiglia (compresi i nomi dei genitori di Tutu), appaiono diverse volte sulle pareti della loro dimora per l’eternità. La stanza più interna della sepoltura, il cui accesso è sovrastato da un disco solare alato con il titolo di “Horus, Signore del Cielo”, conserva due sarcofagi in pietra calcarea e una mummia molto ben preservata di cui non è ancora stata accertata l’identità. Al momento dell’annuncio della scoperta erano esposti all’esterno della tomba anche i corpi di una donna di età compresa tra i 35 e i 50 anni e di un ragazzo tra i 12-14 anni ivi rinvenuti.
All’interno della sepoltura sono stati identificati anche i corpi di oltre 50 animali mummificati trovati in ottimo stato di conservazione. Tra gli animali inumati: gatti, cani, uccelli tra cui falchi e aquile, stambecchi e toporagni, topi piccolissimi con una spiccata attitudine nel vedere molto bene al buio, motivo per cui gli egizi credevano di poter curare la cecità venerandoli. La trasformazione dell’ipogeo in cimitero per animali è indice che la tomba è stata riutilizzata in epoche successive cambiando destinazione d’uso.
Tra gli oggetti rinvenuti nella sepoltura, frammenti di maschere funerarie.
Source: MoA
Eccezionale
Colori meravigliosi
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