Finalmente è arrivato il giorno tanto sospirato da tutti gli amanti e grandi appassionati dell’antico Egitto!
Da oggi, 1 novembre 2016, dopo oltre dieci anni di chiusura, sarà possibile visitare due tra le più ricche e meravigliose sepolture dell’antica Kemet. Le tombe di Nefertari e Seti I, rispettivamente Grande Sposa Reale e padre di Ramesse II, accoglieranno di nuovo tutti coloro che vorranno rimanere incantati ed ammaliati dalle loro splendide decorazioni. I biglietti si potranno acquistare presso le biglietterie presenti nelle relative valli, nella Valle delle Regine per la visita della QV66 e nella Valle dei Re per la KV17. Come già era stato annunciato dal Ministero delle Antichità prima dell’estate, i biglietti non saranno a buon mercato, per la visita di ciascun ipogeo saranno necessarie 1.000 LE, quasi €.100,00, ma si tratta comunque di un prezzo di molto inferiore a quello che chiedevano finora per le visite esclusive, ovvero 20.000 LE per gruppi di dieci persone.
Sempre da oggi sarà disponibile anche il LuxorPass, un biglietto valido per 5 giorni con il quale sarà possibile visitare ogni tempio e tomba della zona di Luqsor. Il biglietto speciale potrà essere acquistato presso l’east bank tuftish, l’ufficio antichità che si trova sulla sponda orientale, proprio dietro il Museo di Luqsor. Il pacchetto prevede diverse possibilità di scelta:
– $ 100 USD a persona ($ 50 USD per gli studenti) con l’esclusione delle tombe di Nefertari e Seti I;
– $ 200 USD a persona ($ 100 USD per gli studenti) comprensivo degli ingressi alle sepolture di Nefertari e Seti I.
La decisione di aprire di nuovo al pubblico queste tombe è nata dalla necessità sempre più crescente di attirare turismo in Egitto; il paese versa in condizioni di crisi da troppo tempo, così facendo le autorità egiziane sperano di incentivare le persone a tornare nella splendida terra dei faraoni e risollevare un turismo ogni giorno sempre più in calo. Ma la decisione è stata presa con molta difficoltà, in quanto le pitture conservate potrebbero risentire di questo nuovo flusso di visite. La delicatezza e la fragilità degli intonaci avevano infatti imposto la chiusura definitiva delle tombe dopo il loro lungo restauro; la presenza dei visitatori altererebbe il fragile microclima e comprometterebbe tutto il lavoro di conservazione svolto. Proprio per cercare di tenere in sicurezza questi inestimabili tesori il Ministero delle Antichità aveva già deciso di avviare la costruzione di copie a grandezza naturale destinate al turismo di massa. Vista la nuova iniziativa, sempre nell’intento di preservare gli affreschi, il Ministero ha deciso di contenere il numero dei visitatori che non potrà mai superare le 100/150 unità giornaliere.
Non ci resta che andare e godere di queste meraviglie!