Una collana in faience riporta il nome di Seti I

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Di questo gioiello, risalente alla XIX dinastia, si conservano 13 piastrine modellate in entrambi i lati e non tutte in ottimo stato di conservazione o integre.

Tutte hanno come base il simbolo della festa hb, mentre le parti superiori ci sono pervenute in cinque tipi diversi.

Un solo esemplare presenta un ankh che sorregge con le mani uno scettro was su ogni lato, con due anelli di sospensione laterali per poter essere legato alle altre piastrine.

Sei esemplari invece presentano una figura inginocchiata all’interno di un segno sed che significa “giubileo”. Dalle braccia pendono due ankh e presentano un anello di sospensione laterale e uno centrale inferiore.

In due esemplari il simbolo ankh è stato affiancato da due was e sono presenti due anelli di sospensione laterale.

Il cartiglio di Seti I con il suo prenome, Men-maat-Ra, è presente in tre piastrine, affiancato da urei con il disco solare. In questi esemplari sono presenti due anelli di sospensione sul lato superiore e uno, al centro del lato inferiore.

Un solo esemplare infine presenta due brevi iscrizioni divise da listelli: nato dagli dei; Men-maat-Ra. Come i tre esemplari precedenti presente due anelli si sospensione sul lato superiore e uno al centro del lato inferiore.

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Paolo Bondielli

Storico, studioso della Civiltà Egizia e del Vicino Oriente Antico da molti anni. Durante le sue ricerche ha realizzato una notevole biblioteca personale, che ha messo a disposizione di appassionati, studiosi e studenti. E’ autore e coautore di saggi storici e per Ananke ha pubblicato “Tutankhamon. Immagini e Testi dall’Ultima Dimora”; “La Stele di Rosetta e il Decreto di Menfi”; “Ramesse II e gli Hittiti. La Battaglia di Qadesh, il Trattato di pace e i matrimoni interdinastici”.

E’ socio fondatore e membro del Consiglio di Amministrazione dell’Associazione Egittologia.net. Ha ideato e dirige in qualità di Direttore Editoriale, il magazine online “MA – MediterraneoAntico”, che raccoglie articoli sull’antico Egitto e sull’archeologia del Mediterraneo. Ha ideato e dirige un progetto che prevede la pubblicazione integrale di alcuni templi dell’antico Egitto. Attualmente, dopo aver effettuato rilevazioni in loco, sta lavorando a una pubblicazione relativa Tempio di Dendera.

E’ membro effettivo del “Min Project”, lo scavo della Missione Archeologica Canario-Toscana presso la Valle dei Nobili a Sheik abd el-Gurna, West Bank, Luxor. Compie regolarmente viaggi in Egitto, sia per svolgere ricerche personali, sia per accompagnare gruppi di persone interessate a tour archeologici, che prevedono la visita di siti di grande interesse storico, ma generalmente trascurati dai grandi tour operator. Svolge regolarmente attività di divulgazione presso circoli culturali e scuole di ogni ordine e grado, proponendo conferenze arricchite da un corposo materiale fotografico, frutto di un’intensa attività di fotografo che si è svolta in Egitto e presso i maggiori musei d’Europa.

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