Comincia una nuova fase per il MANN. Giulierini: “Consegneremo a Napoli un Museo come pochi in Italia e in Europa”

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Il 2018 si annuncia decisamente come l’anno della grande svolta per il Museo Archeologico Nazionale di Napoli (MANN), dopo il netto cambio di passo segnato nel biennio 2016-2017, caratterizzato dalla direzione di Paolo Giulierini. Quello in corso, tra l’altro, è anche l’Anno Europeo del Patrimonio Culturale e il MANN intende celebrarlo come si conviene ad un grande museo di respiro internazionale: in programma ci sono una serie di grandi opere al via, nuove proposte espositive, nuovi servizi e una ricchissima programmazione di mostre e rassegne. Per accompagnare le attività 2018-2019 il Mann lancia l’hashtag #mannatwork e una campagna social per informare tutti i visitatori delle “trasformazioni” del museo e dei nuovi servizi.

«Il 2018 – annuncia Paolo Giulierini – vedrà il cambio di marcia nell’attenzione per gli allestimenti, il decoro e i cantieri di lavoro nel Palazzo. Comincia una nuova fase, dopo la quale consegneremo alla città un Museo con pochi pari in Italia e in Europa. Passeggiare tra le sale del MANN o godere dei suoi nuovi servizi sarà un’esperienza unica e immersiva. Dimostreremo che tutela e valorizzazione sono la stessa cosa e che possono raggiungere standard qualitativi altissimi».

Sono soprattutto i numeri a testimoniare la crescita che ha investito il MANN nell’ultimo biennio. Innanzitutto, i visitatori: nel dicembre 2017, in occasione dell’apertura della grande mostra “Longobardi, un popolo che cambia la storia” sono state superate le 500mila presenze nell’anno solare. E l’aumento delle visite non è certo un dato casuale: basti ricordare che dal luglio 2016 al dicembre 2017 l’area espositiva aperta al pubblico permanentemente è aumentata del 60% circa (su un’area potenziale disponibile di mq. 14.616). Nel gennaio 2016, inoltre, tutti i Giardini Storici interni al museo erano chiusi al pubblico. Invece oggi, restaurata e attrezzata, è aperta al pubblico una superficie di Giardini Storici pari a 2.278 sui 3.190 mq. complessivi, vale a dire il 70% dell’area totale.

E altre aperture sono previste nell’anno in corso: dopo le riaperture delle sezioni Egizia (2016) ed Epigrafica (2017), nell’autunno 2018 verranno riaperte, accanto alla Sala della Meridiana, la sezione “Preistoria”, con un allestimento pensato anche per coinvolgere i visitatori più giovani, e la sezione “Magna Grecia”.

Tra le iniziative che partiranno a breve c’è “Alla scoperta dei tesori del MANN”, che quattro volte l’anno, con una cadenza legata alle stagioni, porterà all’attenzione del pubblico pezzi restaurati, poco esposti, provenienti da mostre internazionali o dagli straordinari depositi del MANN, un autentico giacimento di opere d’arte e reperti. Questi tesori saranno “raccontati” con uno speciale allestimento rivolto al pubblico di tutte le generazioni e al termine del focus andranno a far parte della collezione permanente del Museo. Si parte praticamente subito, in occasione della Pasqua 2018, con l’esposizione di un nucleo di armi gladiatorie recentemente in mostra in varie città americane.

Poi, ci sono le Grandi Opere pronte a partire. Nel dettaglio, entro il 2018 apriranno tre “cantieri”. Il primo riguarda i grandi progetti che interessano il riallestimento delle aree museali poste al piano terra dell’ala occidentale; l’ultimazione della ristrutturazione del c.d. Braccio Nuovo; le opere di ristrutturazione delle coperture del Museo. Questi lavori sono oggi tutti finanziati con Fondi Pon Fesr 2014-2020 per un valore totale di circa 15,8 milioni di euro. Tutte le progettazioni sono terminate (una è in fase di validazione) e i procedimenti di gara sono in avanzato stato di realizzazione. Il cantiere relativo alla ristrutturazione del c.d. Braccio Nuovo sarà prossimamente aperto. Il secondo nucleo di lavori riguarda il progetto per la “Realizzazione di opere di natura strutturale e di valorizzazione degli spazi espositivi volti al recupero e alla qualificazione della funzionalità del complesso. Miglioramento dell’accesso” finanziato con Fondi Sviluppo e Coesione 2014-2020 per un valore totale di 20 milioni di euro. La relativa gara del servizio di progettazione esecutiva è terminata ed è in pubblicazione il bando di gara per la bonifica dei depositi opere. Infine, terzo cantiere è quello del progetto delle Opere di ottimizzazione energetica che interessa l’intero Museo, con Programma Operativo Complementare di azione e coesione al Pon Cultura e Sviluppo 2014-2020 (Asse I, Azione 1.a), recentemente finanziato per un valore di 3,3 milioni di euro.

Il tutto, ovviamente, è stato accompagnato da un articolato piano strategico conservazione, valorizzazione e fruizione delle aree e dei reperti custoditi al MANN. «Gli indirizzi dell’attività di valorizzazione definite dalle linee guida del piano strategico, sono dal 2016 coordinati dal Piano-programma di fruizione del MANN che, a partire dall’analisi dello stato di fatto di tutte le componenti esistenti dell’offerta museale, riconduce ad un quadro unitario di coerenza gli interventi volti a migliorare la fruizione e la conservazione delle attività svolte all’interno dell’Istituto» ha spiegato l’architetto Andrea Mandara, consulente per il Piano programma di fruizione del MANN. La progettazione delle linee guida del Piano è stata dunque orientata alla definizione di tre aree di intervento: 1) L’apertura permanente al pubblico del maggior numero di spazi espositivi e di giardini storici; 2) la pianificazione coordinata delle attività legate alla definizione e realizzazione dei grandi progetti di ampliamento, restauro e valorizzazione del MANN, oggi tutti finanziati; 3) Conservazione e valorizzazione delle collezioni e delle opere conservate nei depositi. Quest’ultima area di intervento interessa i sistemi della comunicazione, accoglienza, segnaletica interna, sicurezza e valorizzazione delle opere esposte, didattica e didascalizzazione, valorizzazione di nuovi percorsi narrativi legati all’identità del MANN, ristorazione con apertura di una caffetteria interna al Museo (prevista in primavera), depositi, uffici interni al museo.

C’è poi tutto il capitolo dedicato all’accessibilità del MANN, che ha l’obiettivo di rendere il Museo partenopeo esempio di accoglienza e inclusione socio-culturale. Il Progetto “Museo Accessibile”, coordinato da Ludovico Solima, docente presso l’Università della Campania “Luigi Vanvitelli”, ha come obiettivo il miglioramento della capacità di accoglienza e di inclusione del MANN nei confronti dei propri pubblici, attraverso l’uso di supporti tradizionali e di nuove tecnologie. Per questo attività sperimentali e azioni specifiche sono rivolte a categorie particolari di visitatori, quali: persone con disabilità visive e/o uditive, ragazzi con disabilità cognitive, visitatori stranieri, “nuovi italiani”. Tra queste attività figurano: “Al Mann si può” con Fondazione Foqus, Progetto Museo Con gli occhi degli altri / 8 piccoli cinesi al Mann, “Quaderno” con Realtà Aumentata Capware destinato ai bambini, 3D scanning and printing Medarch (digitalizzazione di opere in 3D, file 3D scaricabili e stampabili, repliche in 3D per non vedenti e laboratori didattici). “Antico Presente”, invece, è il titolo del progetto del regista Lucio Fiorentino: una serie di video, in varie lingue, che uniscono un sentimento a uno specifico capolavoro della collezione del Museo.

Non poteva mancare, infine, un riferimento alle ambizioni internazionali del MANN. Il Museo Archeologico di Napoli è da sempre, il principale prestatore a livello mondiale di opere archeologiche per la qualità e quantità dei manufatti che esso custodisce. Tradizione che si consoliderà anche quest’anno, perché nel corso del 2018 sono previste numerose mostre all’estero ed in Italia, con la presenza di 561 reperti. La scelta delle opere da inviare in prestito punta, in modo quasi esclusivo, su quelle custodite all’interno dei depositi. Il prestito, inoltre, diventa anche l’occasione per restaurare e presentare al pubblico dei manufatti mai esposti prima. Su questo aspetto il MANN è attivo da subito: l’8 febbraio si inaugura in Cina “Pompei. The infinite life” presso il Jinsha Site Museum, a Chengdu, prima tappa di una mostra itinerante che fino al 20 luglio 2019, nell’ambito delle attività del Forum culturale Italia-Cina, si pone l’obiettivo di promuovere e realizzare nuove interazioni nei settori degli scambi e della collaborazione tra musei. Il Museo Archeologico Nazionale di Napoli è unico prestatore di ben 120 opere.

 

'MANN at work', il Direttore Paolo Giulierini e le sfide del Museo: integrazione con il territorio, cooperazione istituzionale, rigore nella tutela dei beni, sincretismo culturale. È una strada lunga, ma, come diceva il poeta Kavafis, il bello di ogni viaggio sta nella sua colorata complessità.

Pubblicato da Museo Archeologico di Napoli su lunedì 5 febbraio 2018

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