La stele di Gaio Cornelio Gallo da File
La figura di Gaio Cornelio Gallo è stata quasi ignorata, quando non infamata, dagli storici antichi e
moderni, nonostante presenti aspetti non meno interessanti di altri personaggi dell’epoca, per le cui gesta
sono stati versati fiumi di inchiostro.
Gaio Cornelio, chiamato Gallo perché nato a Forum Iulii, colonia navale nella Gallia Narbonense,
l’odierna Frejus (per altri si tratterebbe invece di Forum Iulii Iriensium, ossia di Voghera, nella Gallia
Cisalpina1), verso il 70/69 a.C., era stato un fine letterato, creatore, insieme con Catullo, di una scuola di
poeti che si erano chiamati novi. Essi, attingendo a temi della poesia greca alessandrina, avevano
perfezionato un genere originale, l’elegia, dove si esprimevano in forme studiate e raffinatissime i sentimenti
più intimi ed appassionati dell’amore.
Vita di Aaron. Un viaggio nell’estremo sud dell’Egitto
Questo testo – noto anche, impropriamente, come Storia dei monaci presso Siene o con titoli simili - è il resoconto di un viaggio compiuto da un certo Papnute (o Paphnutius, papnoute) fra i monaci dell’estremo sud dell’Egitto per darne notizia ai fratelli del nord. Da un punto di vista letterario, il testo è basato sul sistema dei racconti ad incastro, nel quale cioè si riportano parole di una persona, la quale racconta a sua volta di un’altra persona, la quale riferisce di una terza e così via. Capita spesso che un discorso, iniziato alla terza persona, come racconto indiretto, passi alla prima persona, diventando diretto, magari solo per poche frasi, e poi torni alla terza persona, senza alcuna segnalazione per il lettore (tranne rari casi).
La letteratura ieratica
Questa piccola ricerca è rivolta a coloro che desiderano accostarsi alle scritture ieratiche.
Condicio sine qua non è naturalmente il possedere già una sufficiente conoscenza dei geroglifici e
dei relativi sistemi di scrittura. Chi volesse addentrarsi allo studio dello ieratico si troverà
inizialmente di fronte ad una estrema difficoltà nella lettura, dovuta come si vedrà nel prosieguo, al
fatto che i segni ieratici – peraltro numerosissimi - non rispettano i rigidi canoni di stesura dei segni
geroglifici.
Gli Annali di Sennacherib dal Prisma di Chicago
Sennacherib(705-681) salì sul trono d’Assiria, succedendo al padre Sargon II (721-705), il dodicesimo
giorno del mese di Ab (luglio-agosto) del 705 a.C.
Fu un re guerriero e due prismi d’argilla contengono la descrizione delle otto spedizioni condotte dal sovrano
assiro durante il suo regno: il Prisma Taylor, datato al 691 a.C. (eponimato di Bēl-Emuranni), e il Prisma di
Chicago, del 689 (eponimato di Gakhilu).
Il testo qui considerato è quello del Prisma di Chicago, conservato presso l’Oriental Institute di Chicago,
Illinois (il Prisma Taylor è conservato al British Museum).
Il Museo di Federico II Stupor Mundi
Un bilancio senz’altro positivo quello redatto in questo primo anno dal Museo Federico II Stupor Mundi che ha registrato un afflusso di oltre 18.000 visitatori e 4000 studenti superando ogni aspettativa.
La stele di Metternich
Il Metropolitan Museum of Art di New York custodisce un oggetto che appartiene ad una serie di reperti tra i più singolari ed affascinanti che ci siano pervenuti dall’Antico Egitto, per altro in ottimo stato di conservazione.