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Panem et circenses

Cos’era diventata Roma nel II secolo d.C. tanto da far arrabbiare così Giovenale? Le parole del poeta sono molto dure, con chi ce l’ha? “Ormai, da quando non si vendono più voti, (questa gentaglia di Remo), ha perso ogni interesse; un tempo attribuiva tutto lui, poteri, fasci,legioni; adesso lascia fare, spasima solo per due cose: pane e giochi”.

Mito, paesaggi e archeologia all’Isola d’Elba

archeologia nella rada di Portoferraio

De itinere epistulae: viaggio nella posta dell’Impero romano.

Nell’era delle mail e delle chat parlare di posta sembra quasi roba da “preistoria”, ma se si torna attentamente indietro nel tempo scopriamo che i Romani avevano la nostra stessa esigenza di scrivere e comunicare. L’unico neo? Diciamo che la tempistica era forse un po’ lenta, ma il servizio poste era sicuramente uno dei fiori all’occhiello dell’impero romano.

L’antica propaganda elettorale

Oggi come nelle città romane di duemila anni fa le elezioni politiche erano precedute da un’intensa campagna elettorale. Il tragico evento vulcanico del 79 d.C. ha permesso la conservazione di molti aspetti della vita quotidiana e quindi politica comprese le scritte elettorali rinvenute dipinte sui muri degli edifici pubblici di Pompei.

Riapre l’Antiquarium di Pompei. In mostra la devozione antica e moderna.

Ancora novità dal grande cantiere di Pompei, questa volta con la riapertura dopo 36 anni di buio di uno dei luoghi simbolo della città di Fiorelli e poi di Maiuri, cioè l’Antiquarium. La sua storia comincia nel lontano 1873-1874 quando l’allora direttore degli scavi Giuseppe Fiorelli lo fece realizzare nella sottostante terrazza del tempio di Venere con affaccio verso Porta Marina per ospitare una serie di reperti maggiormente rappresentativi della vita quotidiana di Pompei, oltre alcuni calchi delle vittime dell’eruzione del 79 d.C.

La celebrazione della Pace

La propaganda politica dell’imperatore Augusto (27 a.C.-14 d.C.) fu quella di celebrare la Pax, la dea Pace attraverso la costruzione di un altare: l’Ara Pacis Augustae. Sorgeva al centro di un’ampia area pianeggiante del Campo Marzio, libera da costruzioni, utilizzata per le esercitazioni militari e per le attività ginniche. Il Senato decretò la sua costruzione il 4 luglio del 13 a.C. e fu inaugurato il 30 gennaio del 9 a.C., nel giorno dell’anniversario della nascita di Livia, moglie dell’imperatore.