Foto di copertina: ©ph.FotoNicolaCastangia

Il 10 giugno 2022 la mostra internazionale “Sardegna Isola Megalitica. Dai menhirai nuraghi: storie di pietra nel cuore del Mediterraneo” è giunta al Museo Archeologico Nazionale di Napoli, dove rimarrà in programma fino all’11 settembre 2022. Si tratta della sola tappa italiana prevista dopo i successi presso il Museo Nazionale per la Preistoria e Protostoria di Berlino, il Museo Statale Ermitage di San Pietroburgo e il Museo Archeologico Nazionale di Salonicco.

Apertura cassa del gigante di Mont’e Prama, sotto lo sguardo attento e meravigliato del direttore Paolo Giulierini. Crediti: Museo archeologico di Napoli.

La mostra, che ha ricevuto la medaglia del presidente della Repubblica, rientra nel progetto Heritage Tourism finanziato dall’Unione Europea con i fondi POR FESR SARDEGNA 2014/2020 (Azione 6.8.3), ed è stata promossa dalla Regione Autonoma della Sardegna – Assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio, con il Museo Archeologico Nazionale di Cagliari, la Direzione Regionale Musei della Sardegna e, per quest’ultima tappa, con il Museo Archeologico Nazionale di Napoli, la Regione Campania e Comune di Napoli .

Il fil rouge scelto per il percorso espositivo della mostra “Sardegna Isola Megalitica” è il megalitismo che contraddistingue l’isola dall’Età Neolitica sino a tutta l’Età del Bronzo e del Ferro, ma anche i contatti, spesso incredibili, tra civiltà soltanto geograficamente lontane.

La mostra, su iniziativa del MANN, è stata arricchita da approfondimenti ed eventi a corredo che aprono all’incrocio di linguaggi diversi, non a caso il percorso di visita nel museo partenopeo è annunciato da cinque querce proprie dell’isola che accolgono nell’atrio i visitatori, e da un assortimento di aromi tipici sardi che intreccia la botanica e gli odori e le sensazioni che può provocare, con la cultura materiale.

Se la maggior parte dei reperti esposti (in tutto, quasi duecento), sono stati richiesti in prestito dai Musei Archeologici Nazionali di Cagliari, Nuoro e Sassari, si è voluto valorizzare anche la collezione permanente del MANN: è il caso della sala 127, in cui sono esposti gli oggetti nuragici dei corredi funerari delle tombe Osta 4 e Osta 36 di Cuma.

Dolmen di Ladas – Luras (SS). Crediti: Teravista di Giovanni Alvito

La peculiarità della mostra risiede anche nel format multisensoriale “NURAGICA”, curato da Paolo Alberto Pinna e Maria Carmela Solinas della Sardinia Experience. Nel corso di questo percorso i visitatori possono immergersi nella stanza della realtà virtuale dove, grazie all’uso di visori, ci si può incamminare in un antico insediamento megalitico. Successivamente si possono ammirare le riproduzioni in scala 1:1 di una serie di monumenti quali la Tomba dei Giganti, i Nuraghi (in sezione), e il complesso scultoreo di Mont’e Prama, eccezionale prestito sinora senza precedenti e fiore all’occhiello di questa esposizione.

©ph.FotoNicolaCastangia

In occasione della mostra “Sardegna Isola Megalitica” si è anche voluta valorizzare la Fondazione Barumini, che dall’agosto 2021 collabora col MANN, inserendo nel suo allestimento un modello del nuraghe ‘Su Nuraxi’ e maschere e vestiti tradizionali dell’isola fornite grazie alla collaborazione con l’Associazione di promozione sociale “Gruppo Boes e Merdules”.

Si conclude dunque con questa quarta tappa al MANN di Napoli il viaggio di questa mostra internazionale, un progetto che ha fatto sì che si potesse valorizzare il patrimonio archeologico sardo e in particolare la civiltà nuragica troppo spesso sottovalutata e trascurata.

GALLERY: 

Statua di pugilatore
Necropoli di Mont’e Prama (Cabras, Oristano)
Calcare, altezza 170 cm, larghezza 49 cm, profondità 30 cm
IX – VIII sec. a.C.
Cagliari, Museo Archeologico Nazionale.                                                                                    Crediti: MiC – Direzione Regionale Musei Sardegna MiC – Museo Archeologico Nazionale di Cagliari Luigi Corda Photographer

 

Navicella
Località sconosciuta (Mandas, Sud Sardegna)
Età del Bronzo finale, Bronzo
Cagliari, Museo Archeologico Nazionale.
Credit: MiC – Direzione Regionale Musei Sardegna
MiC – Museo Archeologico Nazionale di Cagliari
Luigi Corda Photographer
Tripode Bonnanaro
Anghelu Ruju
Età del rame (?); ceramica
Cagliari, Museo Archeologico Nazionale.
Crediti: MiC – Direzione Regionale Musei Sardegna
MiC – Museo Archeologico Nazionale di Cagliari
Luigi Corda Photographer.
Collana neolitica
Li Muri
Neolitico tardo; pietra
Cagliari, Museo Archeologico Nazionale.
Crediti: MiC – Direzione Regionale Musei Sardegna
MiC – Museo Archeologico Nazionale di Cagliari
Luigi Corda Photographer.
N. 25 punte di freccia neolitiche
Neolitico; ossidiana
Cagliari, Museo Archeologico Nazionale.
Crediti: MiC – Direzione Regionale Musei Sardegna
MiC – Museo Archeologico Nazionale di Cagliari
Luigi Corda Photographer.
Soldato con stocco e scudo,
bronzo, Padria,
Età del ferro
Cagliari, Museo Archeologico Nazionale.
Crediti: MiC – Direzione Regionale Musei Sardegna
MiC – Museo Archeologico Nazionale di Cagliari
Luigi Corda Photographer.
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Anna Provenzano

Laureata in Beni Culturali presso l’Università di Bologna (tesi in Etruscologia), e in Archeologia e Culture del Mondo Antico con la tesi “Depositi di fondazione dei templi egizi durante il Regno di Thutmosi III. Il caso del tempio di Hathor a Gebelein”, ha orientato i suoi studi nell’ambito dell’archeologia egizia.

Nel corso degli anni universitari, ha avuto l’occasione di fare esperienze in ambito museale presso il Museo Egizio di Torino (svolgendo attività di digitalizzazione dell’archivio fotografico), e i Musei Civici di Forlì, dove ha curato alcuni allestimenti temporanei e contribuito alla stesura del catalogo delle mostre.

Ha inoltre partecipato a missioni archeologiche e ricognizioni didattiche presso la Basilica di San Severo in Classe (RA), Cotignola (RA), Collemancio di Cannara (PG), Montecchio (TR); e lavorato in ambito archeologico durante interventi di sorveglianza.

L’interesse verso la curatela museale l’ha motivata ha partecipare a incontri e workshop legati alla promozione della cultura e degli eventi artistici.

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