Paesaggio materiale e immateriale
Il 19 giugno – ore 18.30 presso le Galleria d’Italia, P.zza San Carlo 156, Torino
In dialogo col direttore del Museo Egizio, Christian Greco, ci sarà il fotografo Francesco Jodice. Da tempo Greco si interroga sull’assenza del paesaggio nei musei e sulla dicotomia tra paesaggio reale e immaginato nella ricerca archeologica. In particolare, il direttore dell’Egizio si concentrerà sull’interrogativo: che Egitto presentano i musei archeologici?
Il cortocircuito che si crea tra memoria culturale e il vero Egitto antico, ricostruito, anche con la ricerca multidisciplinare, le nuove tecnologie e la multimedialità dà vita ad un mondo enciclopedico, tutto da decostruire che si confronterà con l’universo creativo di Francesco Jodice.
Il fotografo in “What We Want” (1996-2024) ha creato un Atlante fotografico realizzato nei 5 continenti in circa 180 differenti metropoli o luoghi antropizzati, da cui emerge un paesaggio, che è soprattutto proiezione dei desideri della gente. Lo sguardo di Jodice ci conduce alla scoperta della capacità dei differenti consorzi umani di performare i luoghi in base alle proprie necessità e culture, anche in deroga o sovversione alle istanze dettate dagli organi preposti al governo del territorio. Il rapporto tra i segni presenti e visibili nel paesaggio “reale” e le semiotiche diversamente leggibili e intercettabili nei nuovi paesaggi culturali è al cento poi della ricerca creativa di Jodice, in lavori come “Ritratti di Classe” (2006 – 2024), “Grand Tour” (2013 – 2024), “Mi hanno rubato l’automobile, modestamente” (2024).
Quale è il regime del visibile oggi e come si è modificata la capacità di intercettare ed interpretare la trama del reale?
(Immagine di copertina di Francesco Jodice)