Le donne dell’antico Egitto erano in grado di eseguire un test di gravidanza che aveva un’attendibilità del 70%! La conferma a questa sorprendente notizia arriva da un recente studio condotto presso l’Università di Copenaghen da Kim Ryholt, che è a capo della Collezione dei Papiri Carlsberg.
Il team del famoso egittologo, infatti, ha recentemente completando la traduzione di uno di questi papiri in ieratico conservati presso l’università danese, e il testo conferma e spiega dettagliatamente in cosa consisteva questo test di gravidanza. La donna doveva urinare in un sacchetto di orzo e in uno di farro e attendere qualche giorno per vedere se qualche seme iniziava a crescere: se era l’orzo a germogliare, il nascituro sarebbe stato maschio; se germogliava il farro, invece, sarebbe nata una femmina. Se nessuno dei due cereali cresceva, l’esito del test era negativo.
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L’egittologo Kim Ryholt al lavoro su un papiro di 2.000 anni fa / ph. Mike Young -
La ricercatrice Sofie Schiødt con un papiro medico di 3.500 anni fa / ph. Mikkel Andreas Beck
Di questo metodo adottato nell’antico Egitto se ne era già a conoscenza grazie ad altri papiri medici trovati in presenza. Infatti, per valutarne l’attendibilità, nel 1963 l’esperimento venne ripetuto e dimostrò che effettivamente nel 70% dei casi l’urina delle donne incinte faceva crescere e germogliare questi cereali, mentre non si aveva alcun risultato nel caso in cui questi venivano bagnati da uomini o donne non gravide.
Da un punto di vista scientifico, il germogliare dei semi è dovuto all’alta concentrazione di estrogeni presenti nell’urina della donna incinta. Certamente gli antichi egizi non erano a conoscenza di questo principio chimico, ma a quanto sembra avevano imparato a valutarne bene gli effetti.
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Papiro Edwin Smith, il più antico trattato di medicina
La Collezione Carlsberg, di cui fa parte il papiro medico in questione, è composta anche da testi di botanica, astrologia, astronomia e altre scienze conosciute dagli antichi Egizi. Purtroppo alcuni papiri sono in parte deteriorati e inoltre sono scritti in un linguaggio antico che fa uso di termini estremamente complessi, il che rende molto faticoso il lavoro di traduzione degli studiosi. Lo ha affermato lo stesso Ryholt in una recente intervista alla CNN.
Le conoscenze mediche degli antichi Egizi sono state di fondamentale importanza per la cultura scientifica dei secoli successivi poiché si sono tramandate nel mondo greco-romano per confluire poi nei testi medici medio-orientali di epoca medievale, fino alla medicina premoderna, come ha affermato Sofie Schiødt, una delle ricercatrici del progetto.
GLI ANTICHI EGIZI ERANO MOLTO ALL’AVANGUARDIA, IO HO UN LIBRO DI MEDICINA EGIZIANO,PRESO IN EGITTO E VI GIURO CHE DURANTE LA LETTURA ERO LEGGERMENTE SCONVOLTA PER LA LORO INTELLIGENZA E GENIALITA’.
Concordo! Sono sempre stata affascinata dalla loro antichissima cultura, a cominciare dalla scrittura in geroglifico.
Ciao giorgia, non so se leggerai mai questa risposta, ma potresti dirmi il titolo del libro? Mi interessa molto l’argomento. Grazie :)