La missione archeologica congiunta egiziano-americana che lavora al South Asasif Conservation Project ha fatto una scoperta senza precedenti, riportando alla luce la prima tomba datata al Medio Regno (2055-1790 a.C. circa) individuata nell’area dell’Assasif. Si tratta di una serie di sepolture completamente sigillate che offrono nuovi e interessanti dettagli storici. Le sepolture hanno restituito braccialetti, amuleti, collane e specchi di rame.
La necropoli dell’Assasif si trova nella sponda occidentale del Nilo, di fronte all’antica Tebe. È una valle che si inerpica verso Deir el-Bahari, nei pressi del tempio funerario di Hatshepsut.

È durante i lavori di bonifica dei detriti sulla superficie meridionale della tomba di Karabasken (TT 391), una tomba della XXV dinastia nella necropoli dell’Assasif, che sono stati individuati diversi pozzi funerari ancora intatti e contenenti resti umani seppelliti con il loro corredo funerario.

Il dott. Mohamed Ismail Khaled, segretario generale del Consiglio Supremo delle Antichità, ha confermato l’importanza di questa scoperta, sottolineandone il potenziale per ridefinire la narrazione storica della necropoli. “Questo ritrovamento potrebbe identificare l’Assasif come una delle principali necropoli del Medio Regno nell’antica Tebe, facendo luce sulle pratiche e le usanze funerarie nella zona durante quell’epoca”, ha affermato.

All’interno della tomba appena scoperta gli archeologi hanno identificato undici camere funerarie contenenti resti scheletrici di due uomini, cinque donne e tre bambini, il che suggerisce che sia stata una tomba di famiglia per diverse generazioni durante la XII e l’inizio della XIII dinastia. I reperti più considerevoli sono i gioielli da donna, probabilmente risalgono all’inizio della XII dinastia. I bambini e uno degli uomini non avevano alcun corredo funerario, pertanto, l’imponente collana trovata sull’uomo della sepoltura 9 è di particolare interesse. È composta da 40 perle di faience a sfera, separate da singole perle cilindriche di faience e due perle cilindriche di corniola che fiancheggiano un amuleto a forma di testa di ippopotamo posto sul retro.

Molti dei materiali funerari hanno subito ingenti danni da inondazione, con la conseguente decomposizione dei sarcofagi di legno e delle bende di lino. Tuttavia, numerosi manufatti realizzati con materiali più resistenti si sono ben conservati offrendo uno sguardo eccezionale sulle usanze funerarie.

Tra gli eccezionali reperti recuperati, sono di squisita fattura una collana con trenta perle ovali in ametista con un amuleto ba di amazzonite al centro e una cintura di perle di corniola collegate da doppie file di perle in faience blu. Altri gioielli includono collane, braccialetti, catene, anelli, scarabei e cinture realizzati in corniola, ametista, granato, agata rossa e faience smaltata nella tonalità del blu e del verde. Gli amuleti incorporati nei gioielli rappresentano teste di ippopotamo, falchi, amuleti ba, occhi wedjat, Taweret e una testa di serpente, tutti straordinariamente ben conservati.

La direttrice del team americano, Marion Brew, ha segnalato la scoperta di specchi di rame con manici in avorio elegantemente intagliati in due delle sepolture: uno con un manico a forma di loto e un altro con un design piuttosto raro della dea Hathor a quattro facce rappresentata come una donna dai lineamenti austeri. Il team ha anche trovato piccoli lingotti di rame e una statuetta della fertilità in faience smaltata verde-blu con gambe troncate. La statuetta è finemente lavorata e decorata con una varietà di gioielli e segni  sulle gambe e sul busto. I suoi capelli tagliati sono dipinti di nero. La testa presenta fori disposti in tre sezioni destinati all’attacco dei “capelli”. Quasi 4000 perline di fango sono state trovate accanto alla statuetta: costituivano l’acconciatura originale.

È stato trovato anche una tavola per le offerte di forma quadrata con il canale centrale per far scorrere l’acqua circondato da rappresentazioni in rilievo di teste di toro, zampe, pagnotte e altre offerte.

La scoperta della prima tomba del Medio Regno nella necropoli del South Asasif ne altera la storia, collocando il South Asasif all’interno della vasta necropoli tebana del Medio Regno.

Questa importante scoperta contribuisce alla comprensione delle pratiche e dei rituali funerari della necropoli tebana nel Medio Regno, oltre a presentare una splendida collezione di gioielli squisitamente lavorati e ben conservati in situ.

Ulteriori esplorazioni delle sepolture del Medio Regno nella necropoli del South Asasif faranno progredire in modo significativo la ricerca in corso sulle influenze del Medio Regno nell’arte e nei rituali funerari della XXV dinastia.

Source: South Asasif Conservation Project; Luxor Times

Ph. South Asasif Conservation Project

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Tiziana Giuliani

Egittofila, sin dall’infanzia appassionata di Antico Egitto, collabora con l’associazione Egittologia.net dal 2010. Ha contribuito alla realizzazione di EM-Egittologia.net Magazine (rinominato poi MediterraneoAntico) seguendone la pubblicazione già dai primi numeri e ricoprendo in seguito anche il ruolo di coordinatrice editoriale. Dal 2018 è capo redattrice di MediterraneoAntico.

Organizza conferenze ed eventi legati al mondo degli Egizi, nonché approfondimenti didattici nelle scuole di primo grado. Ha visitato decine di volte la terra dei faraoni dove svolge ricerche personali; ha scritto centinaia di articoli per la ns. redazione, alcuni dei quali pubblicati anche da altre riviste (cartacee e digitali) di archeologia e cultura generale. Dall’estate del 2017 collabora con lo scrittore Alberto Siliotti nella realizzazione dei suoi libri sull’antico Egitto.

Appassionata di fotografia, insegna ginnastica artistica ed ha una spiccata predisposizione per le arti in genere.

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