Nuove scoperte nel governatorato di Sohag: una missione archeologica congiunta egiziano-tedesca ha riportato alla luce un nuovo tempio tolemaico vicino al grande tempio di Athribis.
La scoperta, effettuata dall’Università di Tubinga sotto gli auspici del Consiglio Supremo delle Antichità, arricchisce di nuove testimonianze i siti archeologici della zona.

Tempietto tolemaico scoperto ad Athribis (ph. MoTA)

Il tempio presenta un pilone composto da due torri che si estende per 51 metri;  i primi studi effettuati sull’inclinazione delle pareti suggeriscono che in origine poteva misurare 18 metri di altezza, rivaleggiando per dimensioni con quello del tempio di Luxor. Il pilone presenta iscrizioni geroglifiche sia sulla facciata esterna che sulle pareti interne, nonché incisioni raffiguranti un sovrano tolemaico che riceve offerte dalla dea locale dalla testa leonina Repyt e da suo figlio, il dio Kolanthes (una divinità bambina identificata con Horus che con Repyt e Min forma la triade di Akhmim).

Tempietto tolemaico scoperto ad Athribis (ph. MoTA)

I cartigli rinvenuti nel sito suggeriscono che il tempio fu costruito durante il regno di Tolomeo VIII; altre iscrizioni potrebbero riportare il nome della regina Cleopatra III, sua seconda consorte nonché figliastra e nipote (figlia della prima moglie e sorella Cleopatra II).
Christian Leitz, co-leader tedesco della missione, ha dichiarato che gli scavi hanno riportato alla luce anche una camera meridionale parzialmente scavata all’inizio del XX secolo dall’archeologo britannico Flinders Petrie. Questa camera presenta raffigurazioni di Repyt e di suo marito Min, dio della fertilità, circondati da divinità astronomiche secondarie sotto forma di stelle celesti per misurare le ore della notte.

Immagine dal tempietto tolemaico scoperto ad Athribis (ph. MoTA)

Le ultime esplorazioni effettuate nella struttura indagata hanno rivelato anche una nuova stanza dotata di una scala. Secondo Markus Müller, direttore della squadra tedesca, la scala conduceva a quello che un tempo era un piano superiore ormai andato distrutto: si ritiene fosse stato demolito già in tempi antichi, intorno al 752 d.C.

E’ da sottolineare che in questa zona la triade locale Repyt-Min-Kolanthes era molto venerata, basti pensare che c’era una città chiamata Hut-Repyt dove sorgeva il tempio dedicato alla dea. Solo in seguito, con l’avvento della dinastia tolemaica, la città venne rinominata Athribis.
La dea Repyt raffigurata nel Tempio di Athribis (ph. Wikipedia)

Ricordiamo inoltre che la missione archeologica dell’Università di Tubinga lavora nel sito da più di un decennio e che in questi anni ha riportato alla luce la pianta completa del grande tempio di Athribis, più di 30.000 ostraca con iscrizioni ieratiche, demotiche e copte e molti reperti archeologici.
Nelle prossime stagioni gli scavi proseguiranno per riportare alla luce gli elementi del tempio ancora nascosti dalle sabbie. Attendiamo curiosi le prossime scoperte, così da capire meglio come fosse articolato questo luogo di culto di 2200 anni fa.

Source: MoTA
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Tiziana Giuliani

Egittofila, sin dall’infanzia appassionata di Antico Egitto, collabora con l’associazione Egittologia.net dal 2010. Ha contribuito alla realizzazione di EM-Egittologia.net Magazine (rinominato poi MediterraneoAntico) seguendone la pubblicazione già dai primi numeri e ricoprendo in seguito anche il ruolo di coordinatrice editoriale. Dal 2018 è capo redattrice di MediterraneoAntico.

Organizza conferenze ed eventi legati al mondo degli Egizi, nonché approfondimenti didattici nelle scuole di primo grado. Ha visitato decine di volte la terra dei faraoni dove svolge ricerche personali; ha scritto centinaia di articoli per la ns. redazione, alcuni dei quali pubblicati anche da altre riviste (cartacee e digitali) di archeologia e cultura generale. Dall’estate del 2017 collabora con lo scrittore Alberto Siliotti nella realizzazione dei suoi libri sull’antico Egitto.

Appassionata di fotografia, insegna ginnastica artistica ed ha una spiccata predisposizione per le arti in genere.

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