L’International Archaeological Discovery Award per l’anno 2021 verrà assegnato durante la seconda giornata della Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico giunta ormai alla XXIII edizione, che si svolgerà dal 25 al 28 novembre a Paestum. Anche il pubblico può contribuire alla vittoria di una delle cinque scoperte candidate il like nella foto corrispondente nel post dedicato pubblicato sulla pagina Facebook della BMTA.

Una delle scoperte candidate al premio e di cui parliamo in questo articolo risale al maggio dello scorso anno, ed è avvenuta in Israele, nella Città Vecchia di Gerusalemme. Un gruppo di ricercatori stava scavando esattamente sotto il celebre Muro del Pianto quando – dopo alcuni colpi di picchetto – la roccia si è aperta dando accesso un complesso sotterraneo composto di tre ambienti nei quali sono stati ritrovati anche oggetti di uso quotidiano.

Le stanze sotterranee / ph. Israel Antiquities Authority

Le tre stanze scavate nella roccia erano celate sotto un pavimento bizantino decorato con un mosaico, misurano 2.5 per 2.5 metri (tranne la più grande che è lunga 4 metri), e sono disposte su piani diversi, collegate tra loro da scalinate.

La funzione di queste tre stanze è al momento sconosciuta, forse “una dispensa nel seminterrato, uno spazio abitativo o anche un posto per nascondersi durante le incursioni“, ha ipotizzato Barak Monnickendam-Givon, direttore degli scavi per conto dell’Autorità per le Antichità Israeliane. Non è neppure da escludere che questi tre ambienti facessero parte di una struttura pubblica successivamente demolita.

Si tratta comunque di una testimonianza della vita a Gerusalemme prima della distruzione del Secondo Tempio. È noto che nella Città Santa esistevano due templi sacri che furono però distrutti prima dai Babilonesi e poi dai Romani.

Per la prima volta un complesso sotterraneo è stato scoperto adiacente al Muro Occidentale“, ha aggiunto il direttore Monnickendam-Givon. In realtà sotto il Muro del Pianto ci sono altri tunnel scoperti nel XIX secolo da un gruppo di archeologi inglesi, e questo percorso di circa 485 metri è visitabile.

Per quanto riguarda gli oggetti rinvenuti, il co-direttore degli scavi Tehila Sadiel ha dichiarato: “Tra I vari oggetti, abbiamo rinvenuto delle stoviglie di terracotta, alcune basi di lampade a olio usate per fare luce, una tazza di pietra eccezionale per il periodo e un frammento di qalal, un ampio contenitore di pietra usato per l’acqua, forse legato alle pratiche ebraiche del rituale di purificazione“.

Oggetti rinvenuti nelle sotterranee / ph. Israel Antiquities Authority
Oggetti rinvenuti nelle sotterranee / ph. Israel Antiquities Authority
Oggetti rinvenuti nelle sotterranee / ph. Israel Antiquities Authority
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