Provincia di Kocaeli, Turchia occidentale: è stato rinvenuto un sarcofago appartenuto ad un soldato che porta il titolo di “Protettore dell’Imperatore”, si tratta di un caso del tutto eccezionale, dal momento che mai prima di questo momento in Anatolia era stato trovato un sarcofago riportante tale indicazione.

Il sarcofago rientra nel gruppo delle 37 tombe identificate tra il 2017 e il 2019 in occasione degli scavi di salvataggio operati dalla Direzione del Museo Kocaeli in una zona dove era in progetto la costruzione di un edificio. E proprio con gli studi scientifici operati dal Professore Associato Hüseyin Sami Öztürk dell’Università di Marmara si ha avuto la conferma dell’identità di tale soldato, ovvero Tziampo, la guardia del corpo di Diocleziano.

In particolare, poi, sul sarcofago è possibile leggere la dedica di Tziampo: “Ho vissuto 50 anni. Non permetto che nessuno tranne mio figlio Severo o mia moglie sia sepolto in questa tomba. Ho servito nell’esercito per nove anni come cavaliere, undici anni come ordinario e dieci anni come protettore. Se qualcuno oserà seppellire un altro in questa tomba, pagherà 20 follis a Fisco e 10 alle casse della città”.

Iscrizioni sul sarcofago di Tziampo, ph. IHA

Serkan Geduk, il Direttore del Museo Kocaeli, ha dichiarato che il sarcofago è di grande importanza non solo per le informazioni contenute nell’iscrizione ma anche per i due scheletri e i piccoli reperti rinvenuti in situ, infatti per la prima volta si ha un’iscrizione di una guardia del corpo imperiale insieme a due scheletri nel sarcofago e doni funerari. Il Sarcofago di Tziampo è quindi il primo al mondo in questo campo.

Ma chi è più precisamente Tziampo? Il Dott. Geduk riferisce che si tratta di un uomo di origine rumena, che ha svolto il consueto cursus honorum militare, fino a diventare “Protettore dell’Imperatore”, carica istituita dall’imperatore Gallieno nel III sec d.C. “Il numero dei soldati finora conosciuti e impegnati in questo compito è soltanto di sette persone. Questi provengono dall’attuale Italia, Croazia, Serbia, Algeria e Arabia. Con Tziampo questo numero sale ad otto” ha affermato il Dott. Geduk.

Si tratta quindi di una importantissima scoperta, sia per ampliare le informazioni sulla figura del “Protettore dell’Imperatore”, sia per la storia romana in Anatolia.

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Mara Zoppi

Appassionata fin da piccola alla storia e all’archeologia, dopo la maturità classica si iscrive alla facoltà di Lettere – curriculum Scienze dell’Antichità – presso l’Università degli Studi di Milano, laureandosi nel 2019 con una tesi di carattere archeologico-egittologico dal titolo Imhotep scriba e medico: dall’Egitto del III millennio a.C. ad oggi. Si iscrive successivamente alla facoltà di Archeologia dell’Università degli Studi di Milano dove si laurea nel 2021 con votazione 110/110 e lode sviluppando una tesi in ambito egittologico dal titolo La Casa della Vita nell’Egitto Antico: luoghi, riti, funzionari.

Ha partecipato a due laboratori di scavo archeologico: il primo sul sito di Urvinum Hortense a Collemancio di Cannara (PG) di epoca romana con l’Università degli Studi di Perugia; successivamente sul sito archeologico di Nora (Pula, CA) nella sezione competente all’Università degli Studi di Milano, quindi di epoca romana, contribuendo anche alle operazioni di post-scavo.

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