Museo di Casa Martelli, un gioiello nel cuore di Firenze.

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Firenze è un museo open – air. In ogni angolo è possibile scorgere segni tangibili del suo glorioso passato, anche quello più nascosto, stratificato in secoli di antropizzazione qualche volta discutibile ma sempre e comunque affascinante. Forse pochi sanno ad esempio che Palazzo Vecchio poggia le sua fondamenta su un Teatro Romano che risale al I sec. a.C., con una seconda fase costruttiva in epoca adrianea, tra il I e II sec. d.C.

Forse pochi sanno che nell’area prospiciente piazza Santa Croce c’era un anfiteatro romano, come ci ricorda il particolare andamento di via Tòrta, via De’ Bentaccordi, piazza De’ Peruzzi e via De’ Benci che disegnano l’ellisse caratteristica degli anfiteatri per l’appunto.

Del resto risulta davvero difficile distogliere lo sguardo dai marmi del Duomo, dal suo campanile e dal Battistero. E’ difficile resistere alla tentazione degli Uffizi, di Palazzo Pitti e del Museo del Bargello solo per citarne alcuni, luoghi di grande bellezza e potenti attrazioni di flussi turistici e culturali,  “assi mangiatutto” per i visitatori del consueto.

Ma la storia di Firenze è fatta anche e soprattutto di persone, di uomini e donne che hanno saputo trarre profitto da una serie di congiunzioni favorevoli, che hanno saputo dare valore alla bellezza come espressione massima di una cultura raffinata, promuovendo con un’intensità senza eguali la vita artistica, scientifica e spirituale della città.

DSC_9555Le loro collezioni, frutto di questa illuminata attività, costituiscono la base di tutte le più importanti istituzioni museali fiorentine, visitate ogni anno da milioni di persone che provengono da tutto il mondo.

Fin troppo facile citare i Medici, da cui ebbero origine ben tre papi e due sovrane di Francia solo per citare alcune tra le note più importanti della loro straordinaria biografia, senza considerare che arrivarono a tanto grazie anche alla vicinanza di altre famiglie nobili, capaci di coadiuvarli nelle loro faccende politiche e private.

Una di queste famiglie ci racconta una storia singolare, intrigante, che non è fatta solo di eventi politici o battaglie armate, che la lega saldamente alla città di Firenze e alla propria casa dove ha dimorato  ininterrottamente dal Quattrocento al secolo scorso, quando l’ultima erede di Casa Martelli è deceduta (1986).

Dopo un passaggio alla Curia Vescovile fiorentina per lascito diretto, Casa Martelli diventa proprietà dello Stato ed entra a far parte del Polo Museale Fiorentino, non come ambiente destinato a raccogliere opere da mettere in mostra, ma nell’originale funzione di museo di se stessa.

E’ questa la sua peculiarità, il suo punto di forza e in qualche modo la sua magia. Tutto ciò che si trova “in casa” è stato pensato per quegli ambienti e non è stato portato lì da contesti diversi, come avviene in genere per le raccolte museali, ed allestito per essere mostrato al pubblico.

La struttura è cresciuta e si è evoluta assieme alla famiglia che l’ha abitata per più mezzo millennio, adeguandosi a stili di vita diversi, a esigenze diverse e mutate a seconda delle mode e seguendo gli sviluppi della tecnologia, pur restando evidenti le tracce di un passato glorioso raccontato negli affreschi che si incontrano durante la visita.

ScaolneLa misura dell’importaznza della famiglia Martelli la si coglie appieno nelle parole di Francesca Fiorelli Malesci in: “Una casa che diventa museo. Una famiglia e la sua storia”, Firenze 2013, edito da Edizioni Polistampa:

“La stretta vicinanza dei Martelli ai Medici, il cui palazzo di via Larga, attuale via Martelli, distava solo pochi metri da quello della loro famiglia, è testimoniata anche dalla partecipazione, come ‘operai edificatori’, alla fabbrica di San Lorenzo. I Martelli, la cui vicinanza ai Medici non mancavano mai di ribadire, furono infatti i primi a partecipare alla nuova costosa magnifica opera brunelleschiana nel cui transetto fecero erigere una cappella che ancora, a distanza di sei secoli, mantiene il loro patronato e la tomba con i resti di Niccolò e Fioretta, opera di Donatello.

La titolarità del banco mediceo a Basilea, istituito in occasione del Concilio presente in città dal 1431, fece di Roberto (Martelli, ndr) una figura di primo piano sulla scena internazionale e gli consentì di svolgere per il papa, e conseguentemente per Cosimo (Cosimo de’ Medici detto Il Vecchio, ndr), fondamentali uffici finanziari e diplomatici tanto da ottenere, in risposta ai desideri dello stesso Cosimo, il trasferimento dei padri conciliari a Firenze nel 1439. La presenza a Firenze, fra il ’39 e il ’42, di un così nutrito consesso di personalità di livello mondiale per la cultura – fra gli altri Tommaso Parentuccelli, il futuro papa Niccolò V – la politica e gli scambi commerciali, prima fra tutte la comunità orientale con l’imperatore Giovanni VIII Paleologo, il patriarca Giuseppe e le corti che facevano da contorno (esauriente è la raffigurazione che ne traccia Benozzo Gozzoli ‘Corteo dei Magi’ in Palazzo Medici), è l’ambito in cui Roberto Martelli pone le basi economiche e sociali per l’affermazione della famiglia”.

Questa antichissima dimora fiorentina, assieme a Palazzo Davanzati di cui parleremo in un altro articolo, sono al centro di un’intensa attività culturale messa in campo dall’Associazione degli Amici dei Musei di Palazzo Davanzati e Casa Martelli, nata il 19 ottobre 2011 allo scopo di diffondere la conoscenza delle due case museo del Polo fiorentino. Due realtà che si integrano e che possono trovare punti di forza nel proporsi al pubblico nazionale e internazionale con programmi legati alla vita della “casa”, dagli aspetti più antichi e domestici di Palazzo Davanzati a quelli più recenti di Casa Martelli. Lo scopo dell’Associazione è di offrire un ventaglio di proposte culturali rivolto ad ogni fascia di età, e non solo agli addetti ai lavori. Idea fondante è soprattutto coinvolgere i giovani in una serie di iniziative culturali di spessore scientifico.

Siamo rimasti piacevolmente colpiti dall’accoglienza ricevuta a Casa Martelli e dall’incontro con Monica Bietti, direttrice, e Francesca Fiorelli Manesci che la affianca nella conduzione della casa-museo e torneremo presto. A questo articolo seguirà un numero speciale di MediterraneoAntico Magazine che uscirà in autunno, dove approfondiremo non solo l’aspetto architettonico e artistico di Casa Martelli, ma ci inoltreremo anche negli usi e costumi di quei tempi, tenendo conto anche di come si sono evoluti con il passare dei secoli.

Intanto speriamo di avervi incuriosito abbastanza  da spingervi a visitare questo gioiello fiorentino, che sorge a pochi passi dal Duomo e ha una bellissima storia da raccontare.

 

INFORMAZIONI UTILI:

Museo di Casa Martelli:

Via Ferdinando Zannetti, 8 – 50123 Firenze

Tel. 055216725

Associazione Amici dei Musei di Palazzo  Davanzati e Casa Martelli:

Via Tornabuoni, 7 – 50123 Firenze

tel: 055 216287

mail: info@amicidavanzatimartelli.it

Sito web: www.amicidavanzatimartelli.it

Pagina Facebook: Associazione Amici dei Musei di Palazzo  Davanzati e Casa Martelli

GALLERY:

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Paolo Bondielli

Storico, studioso della Civiltà Egizia e del Vicino Oriente Antico da molti anni. Durante le sue ricerche ha realizzato una notevole biblioteca personale, che ha messo a disposizione di appassionati, studiosi e studenti. E’ autore e coautore di saggi storici e per Ananke ha pubblicato “Tutankhamon. Immagini e Testi dall’Ultima Dimora”; “La Stele di Rosetta e il Decreto di Menfi”; “Ramesse II e gli Hittiti. La Battaglia di Qadesh, il Trattato di pace e i matrimoni interdinastici”.

E’ socio fondatore e membro del Consiglio di Amministrazione dell’Associazione Egittologia.net. Ha ideato e dirige in qualità di Direttore Editoriale, il magazine online “MA – MediterraneoAntico”, che raccoglie articoli sull’antico Egitto e sull’archeologia del Mediterraneo. Ha ideato e dirige un progetto che prevede la pubblicazione integrale di alcuni templi dell’antico Egitto. Attualmente, dopo aver effettuato rilevazioni in loco, sta lavorando a una pubblicazione relativa Tempio di Dendera.

E’ membro effettivo del “Min Project”, lo scavo della Missione Archeologica Canario-Toscana presso la Valle dei Nobili a Sheik abd el-Gurna, West Bank, Luxor. Compie regolarmente viaggi in Egitto, sia per svolgere ricerche personali, sia per accompagnare gruppi di persone interessate a tour archeologici, che prevedono la visita di siti di grande interesse storico, ma generalmente trascurati dai grandi tour operator. Svolge regolarmente attività di divulgazione presso circoli culturali e scuole di ogni ordine e grado, proponendo conferenze arricchite da un corposo materiale fotografico, frutto di un’intensa attività di fotografo che si è svolta in Egitto e presso i maggiori musei d’Europa.

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