Il tempio di Amenhotep III continua a stupire e a regalare altre statue della dea Sekhmet. Una collezione di 27 statue frammentate della dea leonessa è stata scoperta durante i lavori di scavo effettuati dal “The Colossi of Memnon and Amenhotep III Temple Conservation Project”, la missione archeologica egiziana-europea impegnata a Kom El-Hettan (la zona archeologica sulla riva occidentale di Luqsor) nell’area dei Colossi di Memnone, all’interno del progetto di conservazione del tempio del faraone Amenhotep III.
Le statue scoperte sono in granito nero ed hanno un’altezza massima di circa 2 metri, alcune rappresentano la dea assisa in trono che impugna nella sua mano sinistra l’ankh, il simbolo della vita, altre invece rappresentano Sekhmet stante con in mano lo scettro di papiro stretto avanti al suo petto. La testa è coronata dal disco solare e l’ureo adorna la sua fronte.
La dottoressa Hourig Sourouzian, colei che guida la missione, ha specificato che lo stato di conservazione delle statue varia a seconda del punto in cui sono state trovate: quelle individuate ad una minore profondità sono in buone condizioni, mentre quelle che sono state trovate negli strati più bassi del terreno versano in cattive condizioni di conservazione. Le statue saranno ripulite e restaurate per essere poi esposte nel loro sito originale una volta terminato il progetto.
Dr. Ayman Ashmawy, direttore del settore delle antichità egiziane, ha tenuto a sottolineare la volontà del Ministero delle Antichità nel garantire la continuazione dei lavori di scavo e completare il progetto di protezione e ricostruzione del Tempio di Amenhotep III portato avanti dalla missione che lavora nel sito dal 1998. Durante questo periodo sono state trovare circa 287 statue della dea Sekhmet (vedi qui altri ritrovamenti delle sue statue nel complesso funerario). La dea era una delle divinità della Triade della città di Memphis insieme a Ptah, suo sposo, e a Nefertum, il loro figlio. Il suo nome significa la Grande Donna, era conosciuta come l’amata di Ptah, gli occhi Ra, la signora della guerra.
Source: MoA