I faraoni tornano a Napoli

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Dopo sei anni dalla chiusura della collezione egizia del Museo Archeologico di Napoli, riapre la più antica raccolta di reperti della terra d’Egitto grazie ad una collaborazione tra MANN, l’Università L’Orientale e il Museo Egizio di Torino.

E’ l’ultimo atto del più ampio percorso Egitto Pompei che ricordiamo essere iniziato a Torino con la mostra “Il Nilo a Pompei”, proseguito poi in terra vesuviana con una mostra dedicata all’influenza egizia in Campania, ed un percorso articolato all’interno del sito archeologico pompeiano, terminando a giugno con la riapertura della sala dei Culti Orientali al Museo di Napoli, e nelle giornata del 7 ottobre con la riapertura della collezione egizia più antica d’Europa.

Articolato per temi, il percorso attraversa 5 sale del piano seminterrato che accolgono più di 1500 reperti, preceduto da uno spazio riservato alla storia della collezione. I curatori attraverso un esaustivo percorso didattico costituito da pannelli e postazioni grafiche, hanno voluto accompagnare i visitatori per ciascuno dei temi proposti, allestendo anche un percorso speciale per i più piccoli.

E’ in questa occasione che la casa editrice Electa ha deciso di dedicare ai bambini un libro disegnato da Blasco Pisapia, che introduce attraverso i fumetti e tanta ironia al mondo dei faraoni. Il progetto si chiama “Nico e l’indissolubile problema…egizio”, dove questo bambino è chiamato a risolvere alcuni problemi matematici attraverso la scienza degli antichi egizi e in questo percorso è accompagnato niente meno che dal Fauno dell’omonima casa di Pompei.

Paolo Giulierini, direttore del museo, riassume così le linee di azioni che insieme al suo staff, da un anno e nei mesi a seguire, cercherà di portare a compimento: “L’anima di un museo sono le collezioni che un museo possiede e i visitatori che un museo attrae; il nostro primo compito è la restituzione pubblica di opere, spesso capolavori, che il pubblico non conosce o non vede da tempo, e dunque l’apertura rinnovata di parti essenziali del percorso espositivo. A questo stesso fine rispondono le mostre, che anticipano, con approfondimenti, i molti racconti storico-artistici dell’esposizione permanente”.

La Redazione di MediterraneoAntico.it era presente agli eventi della giornata e grazie alla disponibilità del direttore Paolo Giulierini e dei curatori della collezione egizia, ha avuto la possibilità di realizzare un servizio più approfondito che presenteremo ai nostri lettori nei prossimi giorni.

Crediti fotografici: Museo Archeologico di Napoli

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