La missione archeologica polacca guidata dal dott. Kamil Kuraszkiewicz ha riportato alla luce nell’area sud di Saqqara un luogo di sepoltura destinato ad una classe sociale non elitaria. Al momento del ritrovamento il cimitero conservava ancora centinaia di mummie risalenti tra 2000 e 2600 anni fa. La scoperta è stata effettuata lo scorso giugno ed è stata pubblicata dal team sul sito del Ministero della Scienza e dell’Istruzione Superiore polacco.
The discovered mummies – ET https://khentiamentiu.blogspot.com

 

Ciò che stupisce sono i segni geroglifici e le immagini ritrovate nelle sepolture: nonostante la presenza di simboli e di due figure di Anubi (la divinità che presiede all’imbalsamazione) rappresentate una di fronte all’altra, è probabile, secondo Kuraszkiewicz, che l’artista fosse analfabeta. Sembra che l’artigiano abbia provato a ricreare qualcosa di già visto in precedenza, ma alcuni dei segni dipinti non sono geroglifici e quindi il testo non è coerente.

Distanti dalle ricche sepolture che siamo abituati a vedere, quelle appena scoperte fanno subito capire per la loro modestia che appartenevano a famiglie della classe lavoratrice o del ceto medio. La maggior parte delle mummie hanno beneficiato dei trattamenti di mummificazione più economici, per poi essere inumate direttamente nelle fosse preparate per loro. Non sono presenti iscrizioni o oggetti personali che possano suggerire i nomi o le professioni di queste persone, anche se le analisi antropologiche sembrano indicare lavori pesanti.
Anche nella loro povertà a questi uomini fu riservato un posto nella necropoli dell’antica città di Memphis e al pari dell’élite per loro furono officiati i riti funerari necessari.
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Tiziana Giuliani

Egittofila, sin dall’infanzia appassionata di Antico Egitto, collabora con l’associazione Egittologia.net dal 2010. Ha contribuito alla realizzazione di EM-Egittologia.net Magazine (rinominato poi MediterraneoAntico) seguendone la pubblicazione già dai primi numeri e ricoprendo in seguito anche il ruolo di coordinatrice editoriale. Dal 2018 è capo redattrice di MediterraneoAntico.

Organizza conferenze ed eventi legati al mondo degli Egizi, nonché approfondimenti didattici nelle scuole di primo grado. Ha visitato decine di volte la terra dei faraoni dove svolge ricerche personali; ha scritto centinaia di articoli per la ns. redazione, alcuni dei quali pubblicati anche da altre riviste (cartacee e digitali) di archeologia e cultura generale. Dall’estate del 2017 collabora con lo scrittore Alberto Siliotti nella realizzazione dei suoi libri sull’antico Egitto.

Appassionata di fotografia, insegna ginnastica artistica ed ha una spiccata predisposizione per le arti in genere.

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