I ritrovamenti casuali per un archeologo sono forse i più emozionanti e l’archeologia preventiva, nel corso degli anni, ha dato diversi spunti per scoprire le immense ricchezze ancora nascoste sotto il suolo italiano.
È di pochi giorni fa la scoperta a Roma, in località Case Rosse di una tomba a camera, risalente ad un periodo compreso tra il IV e il III secolo a.C. ed è ancora più sorprendente il ricchissimo corredo che essa conteneva. All’interno, quattro inumazioni, tre uomini e una donna di età indefinita e il corredo funerario ben conservato composto da 25 elementi, soprattutto di vasellame, da due strigili in ferro e una moneta in lega di bronzo con la testa di Minerva. L’impressione è quella di avere davanti una tavola imbandita per l’eternità, con tutto l’occorrente per il banchetto “eterno”. Nei piatti sono stati identificati i resti delle offerte alimentari tra cui ossa di coniglio, capretto o agnello.
Entusiasta il Soprintendente Francesco Prosperetti: “La sepoltura scoperta a Roma in località Case Rosse in un cantiere Acea, restituisce un prezioso contesto, praticamente intatto, risalente alla prima età repubblicana. Ancora una volta le aree periferiche della città ci riservano una incredibile sorpresa: una Tomba del IV secolo a.C., che abbiamo chiamato dell’Atleta per la presenza di due strigili, attrezzi che si usavano per detergere grasso e sudore dopo l’attività fisica. Un corredo funerario perfettamente integro, comprese le offerte in cibo, pollo, coniglio, agnello o capretto. Tutto questo materiale consentirà uno studio approfondito sui riti e le usanze dell’Ager. Rimane da capire come sarà possibile la valorizzazione di questa scoperta, ora che Soprintendenze e Musei di territorio sono separati”.
Foto: Soprintendenza Speciale Roma