Qual era lo stipendio di un legionario romano del I secolo d.C.?
Gli archeologi dell’Israel Antiquities Authority – che scavano a Masada, nel distretto meridionale di Israele – hanno trovato una dettagliata busta paga di un soldato romano impegnato nella prima guerra giudaico-romana del 72 d.C.: si tratta di 14 rotoli, 13 scritti su papiro e 1 su pergamena.

Il soldato apparteneva alla legio X Fretensis, comandata da Lucius Flavius ​​Silva, che marciò su Masada per fermare la resistenza dei Sicarii. Questi ultimi, durante la guerra giudaico-romana, chiamata anche Grande Rivolta, avevano occupato la fortezza di Masada, espugnandola.

Il dott. Oren Ableman, ricercatore e curatore senior presso l’Unità dei Rotoli del Mar Morto dell’Autorità Israeliana per le Antichità, ha evidenziato che la busta paga riporta il riepilogo dello stipendio annuo del soldato: in modo particolare, due su tre dei pagamenti che doveva ricevere in un anno e le trattenute addebitate. Sembra, infatti, che al legionario siano stati detratti dallo stipendio il costo di un paio di stivali in cuoio, di una tunica in lino e del foraggio per il suo cavallo.

“Sorprendentemente, i dettagli indicano che le detrazioni hanno quasi superato lo stipendio del soldato. Sebbene questo documento fornisca solo un assaggio delle spese di un singolo soldato in un anno specifico, è chiaro che, alla luce della natura e dei rischi del lavoro, i soldati non sono rimasti nell’esercito solo per lo stipendio”, ha aggiunto il dottor Ableman.

Sulla base di altri documenti conservati presso il Laboratorio dei Rotoli del Mar Morto dell’Autorità Israeliana per le Antichità sembrerebbe che i soldati facessero attività extra per arrotondare il proprio stipendio o che gli fosse concesso il saccheggio delle città durante le campagne militari.

La fortezza di Masada, ph. Duby Tal / Albatros
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Mara Zoppi

Appassionata fin da piccola alla storia e all’archeologia, dopo la maturità classica si iscrive alla facoltà di Lettere – curriculum Scienze dell’Antichità – presso l’Università degli Studi di Milano, laureandosi nel 2019 con una tesi di carattere archeologico-egittologico dal titolo Imhotep scriba e medico: dall’Egitto del III millennio a.C. ad oggi. Si iscrive successivamente alla facoltà di Archeologia dell’Università degli Studi di Milano dove si laurea nel 2021 con votazione 110/110 e lode sviluppando una tesi in ambito egittologico dal titolo La Casa della Vita nell’Egitto Antico: luoghi, riti, funzionari.

Ha partecipato a due laboratori di scavo archeologico: il primo sul sito di Urvinum Hortense a Collemancio di Cannara (PG) di epoca romana con l’Università degli Studi di Perugia; successivamente sul sito archeologico di Nora (Pula, CA) nella sezione competente all’Università degli Studi di Milano, quindi di epoca romana, contribuendo anche alle operazioni di post-scavo.

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