Il Parco Archeologico di Ercolano si presenta alla BMTA di Paestum con un’esposizione di reperti inediti

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Tra i grandi ospiti del Ventennale della Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico anche il Parco Archeologico di Ercolano che per l’occasione si presenta con uno stand con una scelta di reperti direttamente dai depositi. L’occasione è prestigiosa anche per uscire fuori dai confini del sito e mostrare così a tutti le peculiarità del territorio e l’offerta turistica proposta tramite i tesori finora poco conosciuti.

La decisione di prendere parte ad una fiera destinata agli operatori turistici, ancorché specialistica e di alto profilo culturale, è il chiaro messaggio per comunicare che il Parco e i suoi reperti devono essere sempre di più accessibili – così dichiara il Direttore del Parco Francesco Sirano-. Lo stand non è una mostra, è una promessa e insieme una sfida! L’anno prossimo,  per il 280° anniversario dall’inizio degli scavi 1738-2018, prevedo che i reperti saranno usciti tutti dai depositi –continua Sirano- con un’esposizione diffusa per spingere l’intero territorio circostante l’area archeologica a riappropriarsi del patrimonio da decenni custodito nei depositi. Siamo a Paestum per presentare le sfide e le modalità di lavoro con cui il Parco intende affrontare la fruizione del turismo archeologico”.

Lo stand del Parco Archeologico di Ercolano è stato allestito in collaborazione con il MAV (il Museo Archeologico Virtuale) e con il Parco Nazionale del Vesuvio, tre enti radicati sul territorio e coinvolti nella storia archeologica della città. Anche l’articolazione stessa dello stand richiama il contesto naturale, infatti, attraverso un cono stilizzato che ricorda il Vesuvio, seppure solo nel profilo, saranno proiettati filmati a cura del MAV e del Parco Nazionale del Vesuvio, oltre alla presenza di tre teche concepite come una finestra aperta sul bellissimo scorcio del sito archeologico.

L’unione dell’aspetto naturale e della vicenda umana sono la vera ricchezza del Parco, che deve diventare catalizzatore delle energie positive –continua Sirano – Uno spazio che porrà al centro anche le persone e i talenti del nostro territorio. Giovani intraprendenti che già lavorano nella promozione culturale che animeranno lo stand con attività didattiche”. “Non dimentico le sfide proprie del Parco, quelle di conservare e valorizzare le sue stesse peculiarità, fra tutte il fatto di essere l’unico luogo del mondo romano antico ad avere restituito materiale organico in grande quantità insieme a molti mobili di legno, perfettamente leggibili e apprezzabili ancorché carbonizzati. Ed è tra i miei principali obiettivi – termina il direttore Sirano- di tirare fuori dall’oscurità, questa volta non della lava del vulcano ma dai magazzini, questi eccezionali reperti, peraltro tutti restaurati”.

 

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Alessandra Randazzo

Studia Lettere Classiche presso il DICAM dell’Università di Messina. Ha ricoperto il ruolo di redattrice e social media manager per www.mediterraneoantico.it e attualmente per la testata Made in Pompei, inoltre è Ufficio Stampa per la società di videogames storici Entertainment Game Apps, Ltd.
Durante la carriera universitaria ha partecipato a numerose campagne di scavo e ricognizione presso siti siciliani e calabresi.
Per la cattedra di Archeologia e Storia dell’arte Greca e Romana presso il sito dell’antica Finziade, Licata (AG) sotto la direzione del Prof. G.F. La Torre, febbraio-maggio 2012; per la cattedra di Topografia Antica presso Cetraro (Cs) sotto la direzione del Prof. F. Mollo, luglio 2013; per la cattedra di Topografia Antica e Archeologia delle province romane presso il sito di Blanda Julia, scavi nel Foro, Tortora (Cs) sotto la direzione del Prof. F. Mollo, giugno 2016.
Ha inoltre partecipato ai corsi di:
“Tecnica Laser scanning applicata all’archeologia” in collaborazione con il CNR-IPCF di Messina, gennaio 2012;
Rilievo Archeologico manuale e strumentale presso l’area archeologica delle Mura di Rheghion – tratto Via Marina, aprile-maggio 2013;
Analisi e studio dei reperti archeologici “Dallo spot dating all’edizione”, maggio 2014; Geotecnologie applicate ai beni culturali, marzo-aprile 2016.
Collabora occasionalmente con l’ARCHEOPROS snc con cui ha partecipato alle campagne di scavo:
“La struttura fortificata di Serro di Tavola – Sant’Eufemia D’Aspromonte” sotto la direzione della Dott.ssa R. Agostino (Soprintendenza per i Beni Archeologici della Calabria) e della Dott.ssa M.M. Sica, 1-19 ottobre 2012;
Locri – Località Mannella, Tempio di Persefone sotto la direzione della Dott.ssa R. Agostino (Soprintendenza per i Beni Archeologici della Calabria), ottobre 2014;
Nel marzo 2014 ha preso infine parte al Progetto “Lavaggio materiali locresi” presso il cantiere Astaldi – loc. Moschetta, Locri (Rc) sotto la direzione della Dott.ssa M.M. Sica.

Collabora attualmente con la redazione di: www.osservarcheologia.eu

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