Ushabty della Signora della casa Nehet

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Proponiamo un altro ushabty della Collezione Egizia del Museo Archeologico di Napoli, molto simile a quello pubblicato nell’articolo precedente, che vi invitiamo a leggere per le notizie di carattere generale sugli ushabty, che valgono naturalmente anche per questo. La datazione proposta lo sposta alla dinastia successiva, la XX.

whatsapp-image-2016-09-29-at-21-02-38Anche in questo caso il materiale utilizzato è la faience bianca, mentre il nome della defunta a cui appartiene è Nehet. La statuetta ha fattezze mummiformi e indossa una parrucca tripartita con contorno e capelli resi con un tratto di pittura nera. Le orecchie e il naso sono evidenziate a rilievo e dipinte, come dipinti sono gli occhi, le sopracciglia e le narici. Tra le bande laterali della parrucca e sotto di esse è dipinta una collana usekh le cui parti terminali sono formate da pendagli, sempre dipinti.

Le mani sono a rilievo ben identificate con il tratto di colore nero, utilizzato anche per disegnare le due zappe mer impugnate da ciascuna mano.

Dietro l’omero sinistro è disegnato un sacco allungato e dietro quello destro una serie di tre vasetti, in entrambi i casi sorretti da una cordicella, non visibili nell’immagine.

L’iscrizione è presente soltanto sulla parte anteriore ed è inquadrata tra due linee parallele: “Risplenda l’Osiri Signora della Casa, Nehet”.

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