Il Demotico Meroitico
Uno dei misteri più inestricabili nel campo della linguistica è la decifrazione delle scritture meroitiche. Ancora oggi queste scritture risultano decifrate soltanto in minima parte. Il motivo risiede nel fatto che la lingua non sembra avere collegamenti in maniera esauriente, direi convincente, con nessun’altra lingua. Gli studiosi hanno avanzato una serie di teorie in proposito ma le stesse col tempo hanno finito per essere sempre oggetto di contestazione. Così oggi l’enigma continua e forse non si arriverà mai ad una idonea conclusione. Il meroitico era in uso all’incirca dal III a. C. al III sec. della nostra era ed era parlato nell’Alta Nubia (attuale regione del Sudan del Nord) e forse qualcuno azzarda che fosse utilizzato soltanto da alcune cerchie di persone. Il presente scritto comunque non intende affrontare la dialettica connessa alle origini della lingua. Esiste nel merito una copiosissima letteratura del pro e del contra.
I furti nelle tombe a Tebe alla fine del Nuovo Regno
Presentazione generale, traduzione dei testi e commento grammaticale
Le Guerre di Ramesse III
Traduzione e commento grammaticale dei testi a carattere militare dal Tempio di Medinet Habu.
Intervista al Direttore del Museo Egizio
“Dobbiamo stare però tutti un po’ attenti e considerare che un museo è molto di più che il numero dei biglietti staccati e riporre la ricerca al centro. Io sento sempre parlare di tutela e di valorizzazione, ma non sento mai la parola ricerca. Un museo o un sito archeologico che non fa ricerca, che non abbia nuovi contenuti da proporre si esaurisce e muore”. (C. Greco) Il nostro direttore l’ha incontrato nel suo ufficio poco dopo l’inaugurazione della mostra “Missione Egitto, 1903-1920. L’avventura M.A.I. raccontata”, a due anni dalla riapertura del nuovo Museo Egizio e a tre anni dalla sua nomina a direttore da parte della Fondazione Antichità Egizie.
Ne è nata un’intervista che fa il punto della situazione riguardo i progetti scientifici e le attività di ricerca del Museo Egizio, ma che non ha evitato argomenti più scottanti come la polemica “Torino-Catania”, né di evidenziare ciò che nel museo deve essere migliorato.
La piramide della regina Neit
La scoperta e lo studio delle iscrizioni funerarie contenute nelle piramidi di Saqqara risale alla seconda metà dell’ottocento ad opera del francese Auguste Mariette e del suo successore Gaston Maspero. In quest’opera sono riportate le iscrizioni dei vari sovrani in un corpus di 714 spruch.
La costruzione del tempio di Ningirsu
Desideroso di conoscere sempre più a fondo il magico e affascinante mondo delle lingue redatte in grafia
cuneiforme, dopo aver studiato l’accadico ho deciso di rivolgermi pure al sumero; e così, procuratomi due o
tre grammatiche e qualche eserciziario, mi sono studiato anche questa nuova lingua. È poi venuto come
conseguenza naturale il desiderio di confrontarmi con un testo di “dimensioni” maggiori di quelli delle usuali
tavolette d’argilla e la scelta è caduta sui Cilindri di Gudea, non fosse altro perché ero riuscito a procurarmi
l’intero testo in cuneiforme.