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Enūma Eliš “quando in alto”

Un nuovo Speciale di MediterraneoAntico.it è pronto per essere scaricato o sfogliato online, gratuitamente, da tutti i nostri lettori. Un lavoro di grande valore filologico curato da Alberto Elli, che ci riporta indietro nel tempo per farci scoprire i temi della Creazione, così come li vivevano gli antichi. Al corposo ed iniziale insieme di segni cuneiformi, riscritti con un apposito font per essere perfettamente leggibili, segue la traduzione continuata, che consente di fruire appieno dell’intero materiale a tutti coloro che sono interessati, ma non filologi esperti.

Le Guerre di Ramesse III

Traduzione e commento grammaticale dei testi a carattere militare dal Tempio di Medinet Habu.

Il Papiro Chirurgico Edwin Smith

Come ormai tutti sanno, l’antico Egitto fu una delle grandi civiltà del bacino medio orientale. La sua organizzazione si manifestò in tutti gli aspetti sociali e religiosi raggiungendo un grado di cultura che ancora oggi ci lascia sorpresi. L’architettura sacra e profana, l’urbanistica, l’arte, la saggezza, l’etica sociale, la conoscenza approfondita e sistematica del mondo circostante (acque; terra; cielo), l’oculato sfruttamento delle risorse naturali e la strutturazione bellica di difesa e offesa, ne fanno un modello di cultura antica che dette dei punti alle civiltà mesopotamiche e ai Greci. Nella vita quotidiana degli antichi Egiziani non poteva mancare il campo della medicina. La ricerca in questa branca della scienza coinvolge lo studio di molti aspetti della civiltà nilotica. Le indagini sulle fonti letterarie e le rappresentazioni artistiche, ma ancor di più l’esame dei resti umani e delle mummie, ha espanso il campo delle conoscenze antiche.

Il Decreto di Canopo

Il decreto è stato emesso a Canopo nel 238 a.C., sotto Tolomeo III Evergete I e la moglie Berenice II. Il preambolo iniziale, più breve che non negli altri decreti, loda la pietà della coppia regale e i benefici da essa accordati ai templi; in particolare, vengono ricordate la campagna asiatica che ha portato al recupero delle statue sacre depredate a suo tempo dai Persiani e le misure prese per alleviare le conseguenze di un periodo di carestia dovuto alla crescita insufficiente della piena del Nilo. La parte principale del decreto riguarda, invece, tre provvedimenti: il primo concerne l’aumento a cinque del numero delle tribù sacerdotali, con l’aggiunta di una nuova tribù dedicata agli “Dei Evergeti”, ossia proprio a Tolomeo III e Berenice II; il secondo è la ben nota riforma del calendario, con l’introduzione dell’anno bisestile, ogni quattro anni; e infine l’istituzione di un culto particolare per la defunta principessa Berenice.