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Lucerne con scene erotiche da necropoli di età romana.Tra ritualità della...

C'è niente di più vitale e gioioso di due amanti uniti nell'estasi sessuale? Perché allora dovremmo stupirci di trovare nelle tombe romane lucerne con scene erotiche di tale potenza da far impallidire il kamasutra? Qui non si tratta di oscenità o lussuria: per i Romani il sesso era un aspetto della vita alla pari del gioco o del cibo, ed era quindi normale che i congiunti deponessero questi oggetti nelle tombe femminili a imperitura memoria dei momenti felici vissuti insieme.

Scoperte altre due tombe ad Aswan

Nei giorni scorsi sono state rinvenute sulla riva occidentale di Aswan, nei pressi del mausoleo dell’Aga Khan, due tombe scavate nella roccia risalenti al Periodo Tardo (664-332 a.C.). La scoperta ha avuto luogo durante i lavori di scavo condotti dalla missione della Aswan Field School.

«La “scuola delle donne” nel mondo greco. Dimensione femminile e trasmissione...

Si partirà da una riflessione sui ruoli educativi che erano destinati alle donne e sull’influenza che questo poteva avere nel definire la forma stessa della società. Dal ruolo di custodi delle memorie familiari, della vendetta e del sangue, a quello di prime destinatarie della promessa salvifica delle religioni misteriche, dall’istruzione pratica da sovrintendenti dell’azienda familiare alla possibilità di attingere agli orizzonti più alti della cultura contemporanea e di misurarsi con gli uomini, a prezzo però della propria dignità sociale, le vedremo, queste donne antiche, incarnate in modelli letterari o in donne vere, che lasciarono traccia della loro vita reale nella documentazione materiale.

Il presidente del Cnr Massimo Inguscio riceve il riconoscimento LuBec 2016

Per il 2016 il Riconoscimento LuBeC, che ogni anno premia istituzioni che si sono particolarmente distinte nel campo della valorizzazione del patrimonio culturale, è stato consegnato al Consiglio nazionale delle ricerche e all’Istituto per i beni archeologici e monumentali di Catania per il lavoro di digitalizzazione del patrimonio storico antiquario svolto presso le Biblioteche Riunite “Civica e A. Ursino Recupero” di Catania. A ritirare personalmente il premio, il presidente dell’Ente, Massimo Inguscio.

Expeditio Qvarta: Flaminia

Lungo le vie della nostra storia. Il progetto, nella più ampia mission della riscoperta delle antiche vie della nostra storia, è pensato - in questa quarta edizione - per incentivare la riscoperta del territorio umbro attraverso la promozione di alcune aree di interesse archeologico poste lungo il percorso dell’Antica Via Flaminia: VICVS AD MARTIS (Massa Martana), AD AQVAS PARTAS (Acquasparta) e il municipio di CARSVLAE (Sangemini/Terni).

Sulla sponda del Panaro 4.000 anni fa

A più di 150 anni dal ritrovamento, tornano a Savignano sul Panaro le asce del ripostiglio della Lovara. Per l’occasione il Comune di Savignano, il Museo Civico Archeologico Etnologico di Modena e la Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara promuovono la mostra “Sulla sponda del Panaro 4000 anni fa”, realizzata con il contributo della Fondazione di Vignola. Fulcro della mostra, le 96 asce del ripostiglio -in gran parte conservate presso il Museo Civico di Modena- fortunosamente ritrovate nel 1864 in un piccolo appezzamento nel Podere Mambrina, al tempo noto con il nome di Lovara.