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XXII edizione della BMTA a Paestum: entriamo nel dettaglio della manifestazione

La XXII edizione della Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico si svolgerà a Paestum, la cui area archeologica è sito Unesco dal 1998, presso il Centro Espositivo Savoy Hotel, la Basilica, il Museo Nazionale, il Parco Archeologico da giovedì 14 a domenica 17 novembre 2019. Obiettivo dell’iniziativa è valorizzare i siti e promuovere le destinazioni di richiamo archeologico, favorire la commercializzazione, contribuire alla destagionalizzazione e incrementare le opportunità economiche. Da sottolineare, inoltre, lo sviluppo della cooperazione tra i popoli che l’evento persegue con la presenza annuale di Paesi non solo del Mediterraneo e attraverso il confronto e lo scambio di esperienze con la partecipazione di 300 relatori, 100 giornalisti accreditati, 120 operatori dell’offerta e lo svolgimento di 60 tra conferenze e incontri.

Incontri di archeologia al MANN

Al via la venticinquesima edizione degli “Incontri di Archeologia”: la manifestazione, dedicata agli appassionati di arte antica (e non solo) è stata inaugurata giovedì...

Palazzo Reale di Quisiana: firmato l’accordo di valorizzazione per l’istituzione del...

​​Il Palazzo Reale di Quisisana ospiterà il Museo Archeologico di Castellammare di Stabia. Massimo Osanna, Direttore Generale del Parco Archeologico di Pompei, e Gaetano...

TROIA 0 (zero): un livello ancora più antico per la città...

Nello scorso ottobre in Turchia è stato inaugurato, proprio accanto allo scavo dell’antica città di Ilio, il museo archeologico di Troia. Ciò ha portato nuovo slancio alle ricerche effettuate dall’equipe di Rustem Aslan, professore universitario di Cannakkale, importante città turca situata sulla sponda asiatica dello stretto dei Dardanelli, tanto che nel corso di quest’anno le scoperte sono state davvero importanti ed entusiasmati.

Dal Museo Salinas ad altre prestigiose sedi museali: l’indagine (quasi) conclusiva...

Lo scorso settembre 2018 vi avevamo iniziato a raccontare la storia della Pieta di Palermo, il più antico annale regale della civiltà del Nilo, ossia un’iscrizione che contiene i nomi dei faraoni, e i principali eventi succedutisi nei loro regni, dagli inizi della storia egiziana fino alla metà della V dinastia, dunque un arco cronologico vastissimo che abbraccia circa 700 anni. La Pietra, che è il più grande di 7 frammenti conservati al Museo Egizio del Cairo (5 frammenti) e al Petrie Museum di Londra (1 frammento), è attualmente conservata al museo archeologico regionale Antonino Salinas di Palermo, dove arrivò, come donazione, nel 1877 ad opera dell’avvocato Palermitano Ferdinando Gaudiano.

Annunciata la scoperta della quarta cachette di Luqsor con all’interno 30...

Nella splendida cornice dell’“anfiteatro” naturale costituito dal tratto delle colline tebane che abbracciano il tempio di Hatshepsut, si è appena conclusa la conferenza stampa indetta dal Ministero delle Antichità egiziano per annunciare ufficialmente la scoperta di una nuova cachette contenente 30 mummie non reali.