Si inaugura l’Area archeologica di Lavinium
Un’importante azione di tutela e valorizzazione giunge oggi a compimento nell’antica città di Lavinium, oggetto di estese e pluriennali campagne di scavo e interventi di restauro della Sapienza-Università di Roma e del Mibact. L’area archeologica meridionale con il complesso sacro dei XIII altari riapre al pubblico in un rinnovato percorso di visita.
Il Salinas di Palermo diventa un case study
Può un polveroso museo chiuso da 4 anni per restauri attrarre più visitatori di quando era aperto? Si può ottenere una straordinaria brand awareness partendo da una disastrosa web reputation e senza avere 1 cent di budget? E la Sicilia, il profondo Sud, può raggiungere un primato positivo, e per di più nel campo dell’innovazione sociale? Sì, è possibile! E questa anomalia potrebbe creare un cortocircuito capace di smuovere il dormiente settore della comunicazione culturale.
Ancora reperti rubati restituiti all’Italia
Il manoscritto miniato, noto come Codice D, è stato creato tra il 1335 e il 1345. In data ignota e’ stata rimossa una pagina con la lettera iniziale “L”, raffigurante Santa Lucia. Nel 1952 la pagina è stata acquistata, in buona fede, dal Cleveland Museum of Art, dopo che era stata etichettata in maniera errata. La pagina mancante e’ stata rinvenuta molti anni dopo da storici dell'arte in un catalogo on-line. La pagina verrà dunque restituita al suo paese d'origine in tempo per la festa di Santa Lucia, il 13 dicembre.
Ritornano alla fruizione alcune domus delle Regiones V e IX di...
Si è già anticipato il Natale nell’antica città di Pompei, oggi in anteprima stampa la direzione della Soprintendenza Pompei ha presentato nuove domus, che saranno visitabili e un inedito nuovo scavo.
Pompei restituisce così alla fruizione nuovi preziosi gioielli come il piccolo Lupanare, la casa di Obellio Firmo e la splendida domus di Marco Lucrezio Frontone, inseriti nella messa in sicurezza delle Regiones V e IX e realizzati nell’ambito del Grande Progetto Pompei.
I Carabinieri del Nucleo TPC in collaborazione con FBI e Assistant...
Nel maggio 2015, nell'ambito di scambi info-investigativi intercorsi tra i militari Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale e il personale dell'ufficio FBI di New York, è stato localizzato in quella metropoli americana, nella disponibilità di un collezionista privato, una statua in marmo di cm. 115, risalente al I sec. a.C., riproducente Peplophoros, trafugata il 30 novembre del 1983 da Villa Torlonia (Roma).
Nessun processo di corrosione in atto sui Bronzi di Riace
«Le notizie allarmistiche diffuse in queste ore dai mass media, circa la ‘malattia’ dei Bronzi di Riace sono infondate. Le statue, che costituiscono le due opere più identitarie del Museo archeologico nazionale di Reggio Calabria, sono sottoposte a continui controlli e la loro esposizione al pubblico avviene in un ambiente con microclima monitorato. Anche l’accesso del pubblico alla sala avviene mediante “vani filtro” nei quali i visitatori devono sottostare a un apposito trattamento».
A parlare il Direttore del MArRC, Carmelo Malacrino, a seguito dell'intervista telefonica rilasciata dal prof. Buccolieri all'agenzia Ansa.














