Scoperto sul Nilo il principale porto Egizio utilizzato per il trasporto...
Una missione archeologica egiziana al lavoro nel sito di Gebel el-Silsila, nei pressi di Aswan, ha scoperto il principale porto fluviale utilizzato nell’antichità per il trasporto degli obelischi e dei blocchi in arenaria estratti dalle vicine cave locali e destinati alla costruzione dei templi dell’Alto Egitto.
A Pompei scoperto un nuovo thermopolium nella Regio V
A Pompei scoperto un nuovo thermopolium nell'area di scavo della Regio V. Il bancone di questo antico "take away" è decorato con due affreschi dai colori vivaci e perfettamente conservati.
Archeologia invisibile. La scienza e l’archeologia si incontrano al Museo Egizio...
“Archeologia invisibile” sembra essere la naturale prosecuzione della mostra precedente, inseguendo un fil rouge che pone al centro dell’attenzione il reperto, la cui “biografia” diventa essenziale per svincolarlo dal semplicemente bello e farlo tornare ad essere ciò che in realtà è: la manifestazione concreta di un pensiero che si è fatto materia.
Armenia. Un libro che non è solo un libro.
"Ho finalmente in mano (in libreria sarà nel mese di marzo) il prodotto della mia ultima fatica, questo libro, una guida storico-archeologica dedicato a una nazione, l’Armenia, che mi conquistato fin dalla prima volta che l’ho visitata, nel 2007.
I sacrifici umani nell’antica Roma
Da sempre nella storia i sacrifici (specie quelle umani) sono serviti per placare le ire di una divinità o per propiziarsene il favore, specie se "costretti" da un pericolo incombente, come la minaccia di un fenomeno naturale o una guerra. Molti e diffusi gli esempi che si potrebbero annoverare per suffragarne valore e significato sacrale: la civiltà hittita, ad esempio, può essere annoverata tra quelle che, nell'ambito di un rito propiziatorio e purificatore, effettuava sacrifici umani.
Pompei. Amore e sensualità negli affreschi della Regio V
Un’ alcova sensuale e raffinata riemerge nella sua totale bellezza dallo scavo della Regio V di Pompei, come aveva già prospettato lo splendido quadretto di Leda e il cigno, riaffiorato mesi fa nel corso delle operazioni di consolidamento dei fronti di scavo, lungo via Vesuvio. Alle spalle dell’ambiente torna in luce anche parte dell’atrio della dimora, con pareti dai vividi colori e l’affresco di Narciso, al centro di una di esse, che lo vede specchiarsi nell’acqua rapito dalla sua immagine, secondo l’iconografia classica.















