Museo Egizio del Cairo – Museo Egizio di Torino: l’efficienza del...
Al Cairo stanno cambiando tante cose. Tra queste la più visibile – sia dal punto di vista architettonico che mediatico – è la costruzione del Grand Egyptian Museum nei pressi delle Piana di Giza, dove sorgono le tre celebri piramidi egizie sorvegliate dell’enigmatico volto della sfinge.
March 25, 2018 - Giza, Egypt- The colossus of Ramses II was moved from downtown Cairo to the GEM site in 2006, and in January 2018 was transfered to its final resting place, in the atrium of the Grand Egyptian Museum. (Dana Smillie for CNN)
La sua apertura dopo una serie di posticipazioni è stata ora fissata nel 2020 ed effettivamente i lavori stanno procedendo spediti, soprattutto per quanto riguarda l’immensa opera di restauro dei reperti che verranno esposti nelle sue sale.
Questo nuovo fermento culturale impone un ripensamento delle risorse, un ricollocamento dei reperti e una gestione delle strutture già esistenti. Diventa prioritaria dunque un’attenta progettazione di quei luoghi che per decenni hanno rappresentato un solido punto di riferimento per chiunque nel mondo abbia avuto a che fare con l’antico Egitto, sia per passione che per professione, che rischiano di subire un brusco quanto deleterio ridimensionamento delle loro funzioni. Tra questi il più importante è senza dubbio il Museo Egizio di piazza Tahrir, progettato dall’architetto francese Marcel Dourgnon in stile neoclassico e costruito dagli italiani Giuseppe Garozzo e Francesco Zaffrani, ora oggetto di attenzione da parte dell’Europa. È stato infatti dato il via ad un interessante progetto denominato Transforming the Egyptian Museum of Cairo finanziato con 3.1 milioni di euro, che vede ancora l’Italia tra i protagonisti principali grazie all’impegno di una nostra prestigiosa istituzione museale: il Museo Egizio di Torino.
“Le Civiltà e il Mediterraneo”: la grande mostra internazionale a Cagliari
Fervono i preparativi per l’apertura della grande mostra internazionale “Le Civiltà e il Mediterraneo” che porterà in Sardegna centinaia di importanti manufatti e reperti dall’Età Neolitica alla tarda Antichità. La scelta di accentuare e qualificare le relazioni delle importanti collezioni sarde con le opere selezionate dai curatori e provenienti dai Musei di Berlino, San Pietroburgo, Salonicco, Napoli e Tunisi, ha comportato lo spostamento della data di apertura al prossimo 14 febbraio. Con un allestimento ideato da Angelo Figus, verranno raccontate le straordinarie affinità e le convergenze tipologiche e iconografiche sviluppatesi nel bacino del Mediterraneo nella Preistoria e nelle successive fasi protostoriche e storiche.
L’abbattimento delle barriere sensoriali dell’udito per il 50° anniversario del Museo...
Nel 50° anniversario dell’istituzione del Museo Archeologico Statale Vibo Valentia intitolato a Vito Capialbi, si presenta il progetto per l'abbattimento delle barriere sensoriali dell'udito con l'applicazione VideoguidaLIS.
Ad Ercolano cantieri aperti a visitatori e appassionati
Prosegue il programma del Parco Archeologico di Ercolano di inclusione del pubblico nei lavori di restauro e manutenzione dell’eccezionale patrimonio archeologico dell’antica Ercolano. Si tratta di un dietro le quinte che porterà alla scoperta di un dipinto raffigurante un paesaggio architettonico proveniente dalla Villa dei Papiri prima della partenza per essere esposto nella mostra “Rediscovering the Villa dei Papiri" al Getty Museum di Malibù dal 26 giugno al 28 ottobre 2019. Per gli ultimi preparativi e controlli conservativi è stato allestito, negli spazi riservati alla didattica dell’Antiquarium del Parco, un laboratorio temporaneo che ospiterà, fino al 5 febbraio, la pittura murale.
Nel Delta del Nilo riaffiora un’azienda vinicola di 2000 anni fa
La missione archeologica dello SCA (Consiglio Supremo delle Antichità) ha scoperto sul Delta del Nilo un'azienda vinicola risalente al periodo greco-romano con tanto di celle di stoccaggio. Il ritrovamento è stato effettuato nel sito archeologico di Tel Kom Trogy (nei pressi di Abu el-Matamir), nel Governatorato di Beheira (o Buhayra), la regione nordoccidentale del Delta distante circa 135 km dal Cairo. Il vino prodotto nella zona era tra i più pregiati durante il Periodo Greco-Romano.
GIZA 2030: un grande progetto intorno al GEM e alle Grandi...
Tra gli appassionati di antico Egitto ferve l'attesa per la conclusione dei lavori in opera ai piedi delle piramidi di Giza, al termine dei quali potremo finalmente visitare quello che verrà consacrato come "IL" Tempio delle Meraviglie: il Grand Egyptian Museum! Se il 2020, data fissata dopo una serie di posticipi, pare a tutti noi lontano, lo è ancora più il progetto che vede coinvolto l'ampio spazio esterno al GEM e l’ambiente circostante.