“L’Egitto di Belzoni – Un gigante nella terra delle piramidi” una...
Una mostra non sull’Egitto e sui suoi grandiosi monumenti ma sulle straordinarie imprese del più importante esploratore e viaggiatore del XIX secolo.
“L’Egitto di Belzoni - Un gigante nella terra delle piramidi” è il titolo della mostra che è aperta da ottobre a Padova nella rinnovata sede espositiva del centro culturale San Gaetano e che ne riassume il significato. La terra dei faraoni è rivisitata attraverso il racconto di Giovanni Belzoni, padovano di nascita e cittadino britannico di adozione che tra il 1817 e il 1818 aprì o scoprì tre dei suoi più importanti monumenti: il tempio di Ramesse II ad Abu Simbel, la tomba di Sethi I nella Valle dei Re e la piramide di Chefren a Giza. Monumenti che ogni anno sono visitati da centinaia di migliaia di persone senza che nessuno ricordi o conosca il nome di colui che ne ha permesso la loro visita. Perfino nella sua città natale fino a poco tempo fa Giovanni Belzoni era pressoché sconosciuto, associato solamente al nome di una via del centro e a quello di un noto istituto tecnico. Ora, duecento anni dopo il suo rientro in Europa e la sua visita a Padova, con questa mostra la città rende il dovuto omaggio a Giovanni Belzoni facendolo uscire dall’ingiusto e inspiegabile oblio in cui era stato relegato.
Solstizio d’inverno: il sole si allinea ai templi di Karnak, Hatshepsut...
Nel giorno del solstizio d’inverno si hanno meno ore di luce, ma questo particolare momento astronomico segna anche l’inizio della stagione fredda, dell’inverno appunto, e rappresenta anche l’inizio della risalita del sole il quale, da lì in avanti, ci regalerà ogni giorno un po’ più luce. Per questo, sin dalla preistoria, in tutto il mondo e in tutte le epoche, sono state realizzate opere orientate verso il punto in cui sorge il sole in questo particolare giorno. Questo significativo fenomeno astronomico non poteva passare inosservato lungo le sponde del Nilo, infatti, dallo studio condotto dal dott. Juan Belmonte dell'Istituto Astrofisico delle Canarie su 650 templi egizi, è emerso che la maggior parte dei monumenti e siti archeologici sono stati progettati per celebrare gli eventi celesti, in particolar modo l'alba sugli equinozi e sui solstizi. Scopriamo cosa succede nei templi di Karnak, Hatshepsut e Qasr Qarun.
Quello scoperto a Saqqara era un cucciolo di leone, ma ne...
Eravamo tutti in trepidante attesa della conferenza stampa del Ministero delle Antichità per sapere se davvero la mummia del “grande gatto” scoperta qualche giorno fa nella necropoli di Saqqara appartenesse o meno ad un leone. Nella mattinata di oggi il Ministro delle Antichità Khaled el-Anani, fiancheggiato dal Mostafa Waziri e da un nutrito numero di ambasciatori e funzionari del governo egiziano, non solo ha confermato che la mummia conterrebbe i resti di un leone, ma ha annunciato che i leoni trovati sarebbero addirittura cinque!
Scoperta a Saqqara una mummia animale di grandi dimensioni: potrebbe essere...
Questa volta si può davvero parlare di un ritrovamento particolare: la mummia di quello che probabilmente fu un leone. La notizia è stata diffusa nelle scorse ore dal Ministero delle Antichità egiziano il quale afferma che una delle missioni di scavo al lavoro nella necropoli di Saqqara, nei pressi della piramide a gradoni di Djoser, ha riportato alla luce i resti di un animale particolarmente grande, molto probabilmente un leone o una leonessa.
Dal Museo Salinas ad altre prestigiose sedi museali: l’indagine (quasi) conclusiva...
Lo scorso settembre 2018 vi avevamo iniziato a raccontare la storia della Pieta di Palermo, il più antico annale regale della civiltà del Nilo, ossia un’iscrizione che contiene i nomi dei faraoni, e i principali eventi succedutisi nei loro regni, dagli inizi della storia egiziana fino alla metà della V dinastia, dunque un arco cronologico vastissimo che abbraccia circa 700 anni. La Pietra, che è il più grande di 7 frammenti conservati al Museo Egizio del Cairo (5 frammenti) e al Petrie Museum di Londra (1 frammento), è attualmente conservata al museo archeologico regionale Antonino Salinas di Palermo, dove arrivò, come donazione, nel 1877 ad opera dell’avvocato Palermitano Ferdinando Gaudiano.
Annunciata la scoperta della quarta cachette di Luqsor con all’interno 30...
Nella splendida cornice dell’“anfiteatro” naturale costituito dal tratto delle colline tebane che abbracciano il tempio di Hatshepsut, si è appena conclusa la conferenza stampa indetta dal Ministero delle Antichità egiziano per annunciare ufficialmente la scoperta di una nuova cachette contenente 30 mummie non reali.