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Parole crociate in geroglifico

Una straordinaria prova dell’abilità degli scribi egizi è documentata da alcuni monumenti in cui i segni della scrittura geroglifica possono essere letti per righe e per colonne ottenendo due testi differenti. La scrittura geroglifica, costituita di numerosi segni di cui molti polivalenti, si prestava bene a giochi grafici e a costruire testi a parole crociate.

Dalla nascita del dio Horus all’Annunciazione cristiana: alcune curiosità iconografiche

Il miracoloso concepimento del dio Horus è una delle rappresentazioni egizie più curiose. Nel mito e nel mistero di questa nascita si individuano significati sottesi e simboli che presentano alcune analogie con l’Annunciazione a Maria e la conseguente Incarnazione di Gesù.

Rinvenuta a Dahshur una mastaba dipinta dell’Antico Regno

© MoTA Nella necropoli di Dahshur la missione archeologica dell'Istituto Archeologico Tedesco al Cairo ha scoperto una mastaba dell'Antico Regno. La missione tedesco-egiziana, diretta dal...

Intorno a una scena del sarcofago di Horudja (XXVI dinastia)

Nel cortile del Museo Egizio del Cairo è esposto un sarcofago di granito nero della XXVI dinastia, ritrovato nel 1992 ad Athribis, appartenuto ad un personaggio di rango elevato chiamato Horudja. Il reperto è di grande interesse perché presenta formule funerarie che riportano numerose varianti rispetto alle formule standard.

Alcune spigolature sullo strano destino delle mummie

L’analisi patologica delle mummie è da alcuni lustri uno strumento fondamentale di conoscenza delle modalità di vita e delle cause di morte degli antichi abitanti della Valle Nilo. Nella letteratura egittologica i reports degli scavi sono sistematicamente accompagnati da relazioni di patologi sui resti umani rinvenuti. I musei conservano con cura le mummie in condizione di umidità e temperatura atte a preservarle per la curiosità dei visitatori e le ricerche degli studiosi.

Un caso di conoscenze iniziatiche nell’antico Egitto

Il passaggio dalla vita terrena alla vita ultraterrena è stato avvertito dagli antichi Egizi come un problema cruciale e adesso si sono applicati definendo un complesso di liturgie di varia natura, ma complementari allo scopo di raggiungere l’aldilà, di superare il giudizio morale sui loro comportamenti in vita e di essere ammessi come beati nei Campi di Ialu, il paradiso egizio.