Le barche solari di Senusert III
A Dashur, a Nord-Est della Piramide Rossa di Snefru, Senusert III (conosciuto anche come Sesostri III; XII dinastia 1878-1841 a.C. circa) edificò il proprio complesso funerario. Lo stile utilizzato univa le più arcaiche tradizioni dell’Antico Regno con le innovazioni dettate dalle nuove credenze religiose, dettando le basi per le strutture funerarie del Nuovo Regno.
Un cappello romano per proteggersi dal rovente sole d’Egitto e dalle...
Un cappello romano di circa 2000 anni fa, usato per proteggere i soldati dal cocente sole e dalle tempeste di sabbia durante la conquista dell’Egitto, è stato restaurato dopo oltre un secolo di conservazione al Bolton Museum.
Marsa Matruh: il Bagno di Cleopatra
Siamo a Marsa Matruh, Egitto settentrionale. Qui si narra una leggenda locale che viene tramandata da generazioni in generazioni. La tradizione narra che Cleopatra VII (sì, proprio lei, la leggendaria regina dell’Egitto tolemaico) amasse fare il bagno proprio in queste acque turchesi, in una piscina naturale scavata nella roccia chiamata oggi “Bagno di Cleopatra”.
La colossale testa di toro di Persepoli
Nel 1932, tra le rovine di Persepoli, fu scoperta la colossale testa frammentata di un toro. Era parte della Sala delle Cento Colonne, un ambiente del palazzo imperiale costruito durante i regni di Serse e Artaserse (485-424 a.C.)
Le acque di Abu Qir restituiscono statue e altri reperti archeologici
Il mare restituisce e restituisce capolavori antichi. Siamo a largo delle coste di Alessandria e dalla sua antica città tolemaica sommersa nella baia di Abu Qir ritornano alla luce statue e altri reperti di oltre 2000 anni fa.
Due stele di Aspelta da Napata
Questo nuovo Speciale del nostro prezioso collaboratore Alberto Elli prende in esame due documenti fondamentali per lo studio del regno di Kush e del rapporto tra Nubia ed Egitto: la Stele dell'Incoronazione e la Stele della Scomunica del re Aspelta (XXV dinastia nubiana, 600–580 a.C. circa). La prima racconta l'ascesa al trono del re, con l'elezione descritta come un processo divino, in cui Amon di Napata approva la scelta del nuovo sovrano che viene rappresentato come giusto, pio, eletto dagli dei, e garante dell'ordine cosmico. La seconda è un anatema che impone pene religiose e sociali contro nemici del re e funzionari corrotti, dimostrando come la religione fosse anche uno strumento politico per mantenere l'ordine e la lealtà. Sono entrambi documenti di legittimazione del potere dei sovrani nubiani attraverso l'adozione e la reinterpretazione delle istituzioni egizie.