© Yotam Tepper
Le campagne di scavo condotte presso Tell Megiddo, in Israele, hanno recentemente portato alla luce un anfiteatro in quello che è, dal II sec. d.C., l’insediamento legionario orientale più grande dell’impero romano. Il sito di Megiddo, celebre città-stato, e patrimonio UNESCO, sta restituendo diversi momenti della sua storia, contesa da egiziani, cananei, ebrei ed assiri per la sua posizione strategica di controllo sul mare. Gli scavi sono co-diretti da Yotam Tepper e Matthew Adams per conto della Jezreel Valley Regional Project: Biblical Archaeology e l’Albright Institut di Gerusalemme, con il supporto dell’Autorità delle Antichità Israeliane e dell’American Archaeology Abroad.

Particolare il rinvenimento dell’anfiteatro poiché esso presenta una caratteristica: le pareti sono dipinte di rosso. A Tell Megiddo erano di stanza la Legio II Traiana Fortis e la Legio VI Ferrata. Stando a quanto affermato dal professor Tepper, l’anfiteatro è da ricondursi ad un’arena militare scavata nella roccia e circondata da pietre dipinte in rosso, il cui colore doveva appunto ricordare quello del sangue. Un ludus, dunque, dove i legionari facevano pratica nell’arte militare.

Fonte: Haaretz
