Il 10 marzo il Museo Archeologico di Napoli ha inaugurato la mostra “Navigando verso Aenaria. Dieci anni di archeologia subacquea”, curata dall’archeologa subacquea Alessandra Benini, in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio dell’area metropolitana di Napoli. L’esposizione fotografica, collocata negli spazi della stazione Neapolis, narra gli ultimi dieci anni di scavo nel porto romano dell’Isola Verde (Ischia) condotte dalla Marina di Sant’Anna srl e dalla società M.Edu.S.A.

L’indagine nell’area localizzata tra il castello Aragonese e gli scogli di Sant’Anna, iniziata nel 2011, ha attualmente portato alla luce oggetti che servivano per le vele delle imbarcazioni (bitte, borchie, chiodi e anelli), un ceppo in piombo per un’ancora romana, materiale ceramico, fregi architettonici, lingotti e scarti di lavorazione del piombo e un tratto murario di circa 20 m con la presenza di un relitto e due ville marittime. I reperti sono in attesa di essere esposti nel futuro spazio espositivo del Museo Aenaria della Torre Guevara di Michelangelo

L’antica Aenaria (aenum – metallo), fondata nel IV sec. a.C., scompare tra il 130 e il 150 d.C. a causa di un’eruzione vulcanica o di un terremoto che l’ha sommersa. Centro metallurgico e di lavorazione dell’argilla, oggi si trova a circa 9 m di profondità. La scoperta del sito è del 1972 ad opera dei subacquei Pierino Boffelli e Rosario D’Ambra che portarono alla luce un pezzo di minerale di galena, dal quale si estrae il piombo, di circa 36 kg.
La mostra fotografica è aperta al pubblico fino al 10 aprile 2022.
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https://www.ischia.it/aenaria-la-citta-sommersa



