La mostra chiude con un bilancio positivo per numero di visitatori, per soddisfazione del pubblico e attenzione della stampa.
La mostra La tutela tricolore. I custodi dell’identità culturale allestita dal 19 dicembre 2016 nell’Aula Magliabechiana si è conclusa martedì 14 febbraio con la visita ufficiale dell’Amministrazione Comunale di Bettona e di alcuni abitanti della cittadina, colpita, seppure più lievemente di altri centri, dal terremoto che ha messo e sta mettendo in ginocchio l’Italia Centrale.
La mostra ha permesso di restaurare la tavola raffigurante l’Adorazione dei Pastori dell’assisiate Dono Doni che la scossa di terremoto del 31 agosto aveva spezzato in cinque parti. L’opera, appartenente al nutrito gruppo che era stato trafugato negli anni Settanta dalla Pinacoteca Civica di Bettona e recuperato dai Carabinieri del Comando Tutela Patrimonio Culturale molti anni dopo in Giamaica, era stata chiesta in prestito per la mostra pochi giorni prima che il terremoto la danneggiasse e la Direzione delle Gallerie, d’intesa con il Concessionario Opera Laboratori Fiorentini – Civita, ha voluto finanziarne immediatamente il restauro affinché potesse essere esposta alla mostra e tornare poi nel Museo di appartenenza, già riaperto al pubblico, ma in attesa per una parte della superficie di ulteriori restauri.
Il restauro del dipinto è stato un atto di coerenza rispetto al tema della mostra, ma l’aiuto delle Gallerie degli Uffizi potrà essere reso ove si individuino altre necessità.
Sempre sul fronte dell’impegno verso il patrimonio delle zone terremotate, si sta lavorando per venire in aiuto a alcune città delle Marche che, quantificando i danni del sisma, stanno progettando nel contempo le prime necessarie ricostruzioni. La mostra che succederà a La tutela tricolore. I custodi dell’identità culturale il prossimo marzo nell’Aula Magliabechiana ospiterà opere scampate ai disastri del terremoto e parte degli incassi sarà devoluta proprio alla ricostruzione.
In chiusura, il bilancio dei visitatori della mostra può definirsi più che positivo e soddisfacente: una media di circa 350 giornalieri in un periodo fra i meno affollati dell’anno. Positivi sono i commenti e le manifestazioni d’affetto che i visitatori hanno lasciato sul registro delle presenze posto all’ingresso. In particolare i complimenti per il taglio della mostra che illustra l’importanza dell’arte quale espressione della nostra identità culturale e l’importanza della sua tutela e salvaguardia.
Molte le frasi di elogio e ringraziamento per l’attività del Nucleo Tutela dell’Arma dei Carabinieri illustrata con la mostra e tra queste ci piace riportarne una: “Bravissimi! Conservare la memoria della Vostra opera è il gesto di gratitudine più elevato che si possa fare al Vostro merito.”