El-Asasif: scoperti vasi canopi nella TT 391

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La fossa dove sono stati trovati i vasi canopi della TT 391 (Moa)

La missione egiziana-americana del South Asasif Conservation Project ha portato alla luce quattro vasi canopi in un annesso scavato sulla parete sud della sala ipostila della TT 391, la tomba di Karabasken situata a Sud della necropoli tebana di El-Asasif, nella riva occidentale di Luqsor.

A darne la notizia è il dr. Mostafa Waziri, il segretario generale del Consiglio Supremo delle Antichità (SCA) , il quale ha sottolineato che i vasi canopi sono stati trovati in una buca di forma quasi cubica (misura circa 0,60 m per 0,60 m e profonda 0,50 m) intagliata nel pavimento nella tomba kushita di Karabasken, sindaco di Tebe e quarto sacerdote di Amon che visse durante il regno dei faraoni Piye e Shabaka (747 a.C.-702 a.C., Terzo Periodo Intermedio), sovrani appunto della XXV dinastia.

I vasi canopi della TT 391 (ph. MoA)

Lo stato di conservazione dei vasi è molto buona se si considera pure che sono stati esposti all’azione delle acque che durante il periodo dell’inondazione avevano allagato le camere funerarie; solo uno di essi è stato trovato in diversi frammenti ma è stato immediatamente sottoposto ai necessari interventi di pulizia e riassemblato poi nelle sue parti dal team dei restauratori del Ministero delle Antichità.

I vasi sono in alabastro egiziano e sicuramente al loro interno erano custodite le viscere del defunto che purtroppo, per l’azione dell’acqua infiltrata, non si sono conservate ma hanno restituito una grande quantità di resina. Le dimensioni dei vasi, compresi i coperchi, variano da 35,5 a 39,4 cm di altezza. I coperchi, nelle forme di un umano per il vaso che conteneva il fegato, di babbuino per i polmoni, di sciacallo per lo stomaco e falco per gli intestini, sono abilmente scolpiti e modellati da almeno tre artisti diversi e rappresentano come da tradizione i quattro figli di Horus: nell’ordine sopra descritto Imsety , Hapi , Duamutef e Qebehsenuef.

I vasi riportano delle incisioni con iscrizioni disposte su due colonne verticali e una orizzontale dove si legge “Signora della casa Amenirdis”, vissuta durante la XXVI dinastia (672 a.C.-525 a.C.).

Ricordiamo che The South Asasif Conservation Project, diretto dalla dott.ssa Elena Pischikova, è stato fondato nel 2006 con l’obiettivo di ripristinare e ricostruire le tombe danneggiate e parzialmente crollate di Karabasaken (TT 391), Karakhamun (TT 223) e Irtieru (TT 390), tutte tombe del periodo tardo situate nella necropoli Sud dell’Asasif. In 12 anni di lavoro il team ha trovato migliaia di frammenti decorativi che impreziosivano le pareti delle tombe nel tempo crollate e ricostruito sia la prima che la seconda sala ipostila della tomba di Karakhamun. Le tombe restaurate sono tutte caratterizzate da sofisticate incisioni e raffinati dipinti tipici della XXV e XXVI dinastia.

Source: MOA

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