Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico #4

a cura di Francesca Rossi

La protagonista di oggi, nella corsa al premio dedicato all’archeologo Khaled al-Asaad, è la Domus del Centurione, rinvenuta a Roma, all’altezza di viale Ipponio, lo scorso anno, durante i lavori per la metro C.

I due edifici rinvenuti, probabilmente risalgono all’epoca di Adriano (117-138), nel II sec. d.C. come spiegano Francesco Prosperetti, capo della missione, Simona Morretta e Rossella Rea della Soprintendenza Speciale Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Roma.

Si trovano a dodici metri di profondità e fanno parte di un complesso militare costituito da un dormitorio e da una caserma scoperti nella primavera del 2016.

Ora si sta lavorando per poter restituire questo capolavoro di architettura all’umanità e, nello stesso tempo, continuare i lavori della metropolitana.

Il complesso militare è composto da due ali e dal dormitorio. Possiamo, inoltre, osservare i gradini che portano a un corridoio rifinito con mattoni disposti a spina di pesce (opus spicatum), una struttura di trecento metri quadri (forse proprio la Domus del Comandante), una fontana, delle vasche, altri quattordici ambienti che ruotano attorno a un cortile. I pavimenti a mosaico sono fatti di marmo e ardesia.

Gli archeologi hanno ritrovato perfino la struttura di canalizzazione idrica, oltre a tavole e travi in legno (materiale difficilmente recuperabile in scavi di questo tipo nella capitale).

Ipotizzano, inoltre, che l’abbandono della struttura sia avvenuto contemporaneamente alla costruzione delle Mura Aureliane (271-275 d.C.) e sia stato volontario.

Ciò che colpisce di più l’attenzione, comunque, sono i mosaici bianchi e neri che spiccano dalla terra in cui sono rimasti nascosti per secoli, la maestria nell’utilizzo della tecnica “opus sectile” e le pitture alle pareti.

Motivi geometrici, uccelli e satiri a ornare quello che, forse, secondo l’archeologa Rossella Rea, potrebbe essere un complesso costruito per i servizi segreti dell’imperatore.

Addirittura gli studiosi hanno rinvenuto delle “suspensurae”, cioè dei pilastri di mattoni che, formando un’intercapedine, consentivano all’aria calda di riscaldare una delle stanze rinvenute, ma anche una scala per salire al piano superiore e un’area adibita a magazzino per le merci.

A quanto pare la Domus farebbe parte di un grande quartiere militare che si snoda tra il Laterano e il Celio, dove sono già stati scoperti altri edifici militari.

Questi eccezionali resti saranno rimontati nella stazione museo e c’è già chi sostiene che si tratti della “la stazione archeologica della metropolitana più bella del mondo”.

Per saperne di più

La pagina Facebook del concorso:

https://www.facebook.com/borsamediterraneaturismoarcheologico/

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