All’interno delle Giornate Europee dell’Archeologia, nell’incantevole cornice del Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia a Roma, si è svolta la XII edizione di RomArché – Parla l’archeologia, un evento dedicato al mondo dell’archeologia e della storia antica organizzato dalla Fondazione Dià Cultura in collaborazione con ETRU (Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia) e con il patrocinio di Roma Capitale.

L’emiciclo del Museo Etrusco di Villa Giulia che ospita RomArché. Foto: Tiziana Giuliani.

Per tre giorni, un calendario ricco di interessanti appuntamenti ha visto susseguirsi all’interno della bellissima Sala della Fortuna conferenze e dibattiti a tema, mentre nel suggestivo emiciclo, con la partecipazione diretta delle case editrici del settore, hanno trovato spazio la rassegna del libro storico e archeologico e diversi operatori che hanno proposto letture e laboratori riservati ai più piccoli e dove è stato possibile acquistare libri, materiale didattico, riproduzione di gioielli antichi e oggetti rigorosamente artigianali che rimandano al mondo dell’archeologia; non sono mancate le visite guidate, le degustazioni di vino all’ombra del tempio di Alatri recentemente restaurato e…i videogames.

Si, videogames dal contesto prettamente storico prodotti da EGA – Entertainment Game Apps, Ltd, un’azienda di ricerca e formazione scolastica che sviluppa apps e videogiochi scaricabili gratuitamente, con l’apporto scientifico di archeologi, musei e parchi archeologici per avvicinare i più giovani alla storia. Parte degli introiti che derivano da questa attività, soprattutto dal videogame Mi Rasna curato scientificamente da ETRU, vengono investiti nella cultura e nella divulgazione. Come ha sottolineato il direttore del Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia, Valentino Nizzo, grazie alla collaborazione venuta in essere nel 2018 tra EGA e Villa Giulia, l’azienda ha potuto sostenere diverse iniziative e finanziato attività rilevanti del museo.

Maurizio Amoroso e Valentino Nizzo durante la presentazione di Festa Etrusca nella Sala della Fortuna, presso il Museo Etrusco di Villa Giulia. Foto: Tiziana Giuliani.

In particolare durante il periodo in cui erano in vigore le restrizioni causate dalla pandemia, grazie al potenziamento della rete wi-fi il museo è stato in grado di portare avanti le sue attività anche a porte chiuse ed è riuscito a rimanere in contatto con il mondo della scuola grazie alla didattica a distanza. Si è instaurato sin da subito un connubio tra pubblico e privato dove tutt’oggi spicca il rapporto di reciprocità: un museo che dialoga virtuosamente con chi riconosce nella cultura un valore. Da allora EGA è cresciuta tantissimo, tanto da destare anche l’interesse della Regione Toscana che crede fortemente nei prodotti educativi dell’azienda e nel suo progetto di divulgazione che veste i panni di Festa Etrusca! La storia si racconta: un festival itinerante che promuove la cultura dei Rasna. A muovere le fila di questa splendida macchina è il vulcanico Maurizio Amoroso, CEO di EGA.

Quest’anno Festa Etrusca è giunta alla sua terza edizione e RomArché sembra essere il giusto ambito per presentare alla stampa i contenuti e le iniziative che ne caratterizzeranno lo svolgimento nei prossimi mesi, negli spazi del museo che degli etruschi è casa.

Ricordiamo poi che è proprio qui a Villa Giulia che nel 2021 si è svolta la prima edizione che prevedeva una sola tappa, mentre dallo scorso anno sono saliti a quattro gli appuntamenti che hanno coinvolto ben quattro Regioni (Umbria, Toscana, Campania e Lazio).

L’intervento di Chiara Lanari (Assessorato Cultura Regione Toscana, referente regionale di Toscana Terra Etrusca e portavoce di Francesco Tapinassi, direttore di Toscana Promozione Turistica, nonché del sindaco del Comune di Chiusi, Gianluca Sonnini). Foto: Tiziana Giuliani.

Quindi, sabato 17 giugno, sotto lo splendido soffitto affrescato della Sala della Fortuna, è stato presentato il programma di Festa Etrusca 2023 con una conferenza introdotta e moderata da Valentino Nizzo che ha visto gli interventi di Chiara Lanari (Assessorato Cultura Regione Toscana, referente regionale di Toscana Terra Etrusca e portavoce di Francesco Tapinassi, direttore di Toscana Promozione Turistica, nonché del sindaco del Comune di Chiusi, Gianluca Sonnini), Francesco Landi (sindaco del Comune di Sarteano) e Maurizio Amoroso. Con l’occasione è stata anche presentata l’immagine ufficiale che quest’anno accompagnerà l’evento. Nelle scorse edizioni ogni tappa aveva il suo testimonial, rappresentato da un elemento significativo dell’arte etrusca locale, quest’anno invece si è optato per la scelta di un logo unico che sarà adottato quale tema principale per l’intera durata dell’evento.

Protagonista indiscussa di questa edizione sarà l’Idra della Tomba della Quadriga Infernale di Sarteano (Siena) sulla cui immagine ridisegnata da EGA sarà incentrata tutta la campagna di promozione e comunicazione. In anteprima è stato proiettato anche lo spot ufficiale di Festa Etrusca 2023 – creato grazie all’AI (intelligenza artificiale) – che promuoverà tutte e quattro le tappe previste per quest’estate e il prossimo autunno. Nel breve filmato prodotto da Effenove srls il demoniaco serpente a tre teste di Sarteano desta immediatamente l’attenzione con le sue spaventose fauci spalancate e le sue spire avvolgenti da cui emerge un fiero guerriero etrusco armato di uno splendido scudo, riproduzione dello scudo di Mattia Delphos Gatto, presidente del gruppo di rievocazione Leoni di Nemea “RUVA LEU” che ne ha gentilmente concesso l’immagine.

(Il video promo di Festa Etrusca 2023)

Dicevamo, quattro sono gli appuntamenti con gli Etruschi, ognuno con la propria unicità, e tre sono le Regioni coinvolte in questo progetto:

  • 29 e 30 Luglio – Centro Commerciale I Gigli a Firenze;
  • 26 e 27 agosto – Parco Archeologico di Baratti e Populonia;
  • 23 e 24 settembre – Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia;
  • 4 e 5 novembre – XXIII edizione della Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico di Paestum.
La prima tappa di Festa Etrusca 2022: Museo Archeologico Nazionale dell’Umbria a Perugia. Foto: Tiziana Giuliani.

Tutti gli eventi hanno il sostegno scientifico del Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia, dei Parchi della Val Cornia e della Fondazione Dià Cultura (Roma) che vede tra le sue fila la dott.ssa Simona Sanchirico ideatrice del progetto scientifico originario di Festa Etrusca. Un grandissimo e prezioso supporto viene dalla Regione Toscana e Toscana Promozione Turistica che, attraverso i loro rappresentanti Chiara Lanari e Francesco Tapinassi, credono fortemente in questo progetto di divulgazione tanto da averlo inserito all’interno del programma “Toscana Terra Etrusca”, Prodotto Turistico Omogeneo che vede il Comune di Chiusi soggetto capofila.

E’ proprio in occasione della conferenza stampa indetta a RomArché che la dott.ssa Lanari, con parole commosse, ha espresso la sua ammirazione per chi come EGA, e come la regione che rappresenta, investe con entusiasmo sul nostro passato lanciato verso il futuro. Per riuscire bene in questo intento, sottolinea che bisogna avere il sostegno di una guida scientifica che attesti e certifichi la qualità del prodotto e che quest’ultimo non deve essere oggetto di marketing puro ma deve avere nelle proprie radici ciò che il popolo etrusco ci ha lasciato, deve trasmettere quell’eredità che in qualsiasi settore si è dimostrata essere un qualcosa di meraviglioso.

In occasione della tappa presso il Museo Archeologico Nazionale dell’Umbria a Perugia, la dottoressa Maria Angela Turchetti, direttrice del museo, si è prestata per effettuare delle splendide visite alla scoperta delle pregevoli collezioni. Foto: Tiziana Giuliani.

Gli Etruschi avevano già sviluppato il commercio, l’economia e un sistema organizzativo che ci ha portato tanto, quindi la dottoressa è della convinzione che chi ci amministra dovrebbe presentarsi facendo riscoprire le nostre radici interregionali senza divisioni politiche o territoriali, per questo crede che il progetto “Toscana Terra Etrusca” dovrebbe essere esteso non solo ai Comuni che ne hanno aderito, ma dovrebbe espandersi per diventare il progetto “Italia Terra Etrusca”. Con il patrimonio culturale che vanta l’Italia bisogna solo imparare ad essere più coraggiosi e gettare il cuore oltre l’ostacolo.

Il cuore e la passione sono gli assi vincenti di un’amministrazione che guarda al passato come risorsa per il futuro. Rispondendo ai complimenti che Valentino Nizzo ha voluto indirizzare alla Regione Toscana auspicando che il Lazio possa prenderne esempio, la dott.ssa Lanari ha raccontato della passione che accomuna gli amministratori toscani, un valore aggiunto in grado di fare la differenza tra un turismo di massa e un turismo consapevole e responsabile, in grado di cogliere il senso del passato. Un tempo lontano in cui – ad esempio – le pari opportunità erano già presenti tra le donne etrusche che ricordiamo attraverso Ati, donna, sacerdotessa, madre. E’ questo ciò di cui la dott.ssa Lanari si fa portavoce, ricordando a noi tutti che il primo governatore della “Regione Toscana”, Cosimo I de’ Medici, era un grande appassionato di storia.[1]

I bambini hanno sempre uno spazio privilegiato all’interno di Festa Etrusca. Qui l’artigiano Roberto Paolini di Pithos Ancient Reproductions spiega la sua arte ai bambini accorsi presso il Museo Archeologico Nazionale dell’Umbria. Foto: Tiziana Giuliani.

Le premesse parlano chiaro: la parola d’ordine a Festa Etrusca è DIVULGAZIONE. L’intento di questo festival è quello di offrire un’estate all’insegna della cultura facendo appassionare i visitatori alla nostra storia antica attraverso eventi di rievocazione dove si potrà osservare da vicino il popolo etrusco divertendosi e trascorrendo una giornata alternativa. Sarà occasione di incontri e di scambio culturale tra gli operatori del settore (musei, case editrici, società e cooperative archeologiche, associazioni culturali e aziende specializzate nel turismo culturale) e il pubblico, che è sempre il protagonista di tutti gli eventi. Un’attenzione particolare è sempre prestata ai più piccoli che rappresentano il nostro futuro e le nostre speranze offrendo loro momenti di didattica e gioco.

Festa Etrusca è un evento unico nel suo genere e, come dice uno dei suoi spot, porta la cultura degli Etruschi nelle nostre vite. Non lo credevo, ma è successo davvero anche con me, appassionata di un’altra civiltà antica!

Seconda tappa di Festa Etrusca 2022 è stato il Museo Archeologico Nazionale di Napoli. I rievocatori hanno dato prova delle loro abilità incantando e divertendo grandi e piccini. Foto: Tiziana Giuliani.

Il tema portante di Festa Etrusca 2023 è incentrato sulle interazioni tra gli Etruschi e i popoli Greci e Italici, per culminare con l’eterna sfida contro Roma. Come per le passate edizioni il festival si svolgerà in modalità living history, dando la possibilità a chi parteciperà di mettersi alla prova e assaporare la vita, i profumi, i gusti di questo antico popolo etrusco, ma anche improvvisarsi arcieri, musicisti o danzatori e provare in prima persona i mestieri, le armi, i giochi e tutto ciò che scandiva il tempo dei Rasna.

In questi quattro eventi verranno offerti momenti di didattica e laboratori gratuiti a cura dell’Associazione Culturale ChissàDove di Roma che vanta importanti collaborazioni anche con il Museo di Villa Giulia. I bambini avranno la possibilità di sperimentare attività che spaziano dalla scrittura alla pittura e dalla riproduzione di piccoli manufatti alla decorazione degli stessi, tutte attività che li porteranno alla scoperta dei più noti reperti archeologici etruschi. Di certo non mancheranno le rappresentazioni dell’Idra e della Quadriga Infernale, grande orgoglio del Comune di Sarteano rappresentato in quel di RomArché dal suo Sindaco e Vice Sindaco, Francesco Landi e Flavia Rossi, anche Assessora della Cultura.

Il sindaco di Sarteano Francesco Landi tra Chiara Lanari e Maurizio Amoroso, durante la presentazione di Festa Etrusca 2023 nell’ambito di RomArché. Foto: Tiziana Giuliani.

Nelle parole del dott. Landi, che si congratula con Maurizio Amoroso per la sua brillante intuizione di comunicazione, si capisce quanto tutta la comunità di Sarteano sia particolarmente fiera del suo passato e della tomba scoperta 20 anni fa, una delle più splendide tombe affrescate rinvenute in questo ultimo mezzo secolo (così la definisce Nizzo) che è diventata Icona importantissima della Regione Toscana. Il serpente/dragone con tre teste coronate da creste rosse poteva essere concepito solo dall’immaginario geniale degli Etruschi. Con l’occasione il sindaco ricorda che nel 2017 la cittadinanza ha avuto un moto di orgoglio nel constatare che l’effige della Quadriga Infernale era stata rappresentata sulla giacca del presentatore dei Grammy Awards, un capo di abbigliamento firmato da Gucci che, visitando la tomba, era rimasto particolarmente colpito e ammaliato dalla potenza iconica di questa figura tanto da inserire l’immagine in una linea di abiti a sua firma.

Al Museo Archeologico di Napoli, seconda tappa di Festa Etrusca 2022, sono stati moltissimi i visitatori, accolti dai rievocatori e dal personale del museo. Foto: Tiziana Giuliani.

A Festa Etrusca non mancheranno spettacoli di rievocazione storica, danze e musica, allestimenti di campi dove sarà possibile conoscere quali erano i mestieri, le tecnologie, l’arte e le abilità, nonché gli usi, i costumi e la cultura dei Rasna e delle genti che hanno popolato l’antica terra d’Etruria; il tutto grazie alla partecipazione di numerosi gruppi di rievocazione storica coordinati dall’entusiasta Azzurra Sacco, braccio destro di Maurizio Amoroso sin dalla prima edizione di FE e che vanta esperienza in rievocazione quale ex presidente di un’associazione storica. Verranno anche presentati libri, organizzate conferenze, visite guidate alla scoperta dei luoghi che ospiteranno gli eventi e tanto altro ancora con il semplice scopo di far conoscere questo meraviglioso e stupefacente popolo che in molti settori era davvero all’avanguardia.

Terza tappa di Festa Etrusca 2022 lo straordinario Parco Archeologico di Populonia e Baratti, dove sono stati realizzati alcuni accampamenti, che hanno ospitato artigiani e rievocatori. Foto: Tiziana Giuliani.
Rievocatori presso il Parco Archeologico di Populonia durante l’edizione 2022 di Festa Etrusca. Foto: Tiziana Giuliani.

Festa Etrusca è un progetto che può coinvolgere e appassionare grandi e piccini ed è per questo che si è pensato di organizzare la prima tappa proprio in un centro commerciale, ma non in un centro commerciale qualunque: uno dei centri per lo shopping tra i dieci più importanti d’Europa. I suoi ingressi contano numeri altissimi e grazie all’intervento di Regione Toscana e Toscana Promozione Turistica, che hanno reso possibile l’evento, gli Etruschi potranno contaminare e entusiasmare tantissime persone.

(Il trailer che MediterraneoAntico ha preparato per la tappa al Parco Archeologico di Baratti e Populonia. Edizione 2022)

L’idea di un centro commerciale può apparire fuorviante, ma proviamo ad immaginare le enormi gallerie commerciali animate da rievocatori e dalle figure coinvolte in Festa Etrusca che si muovono tra bambini e genitori incuriositi, tra persone che per un attimo alzano gli occhi da un prodotto della società moderna per posarli sulla riproduzione di un antico reperto. Proviamo a pensare ai suoni e ai rumori di un mondo antico che per un periodo di tempo si sostituiscono a quelli moderni. E tutto diventa un grande ed efficace spot per informare un vastissimo pubblico che c’è un passato che può e deve essere raccontato, soprattutto ai più piccoli che saranno gli amministratori di domani. Che ci sono luoghi da visitare che ci fanno capire da dove veniamo e che, forse, un futuro migliore è possibile.

Scontri e incontri al Parco Archeologico di Populonia e Baratti in occasione di Festa Etrusca 2022. Foto: Tiziana Giuliani.

L’appuntamento a I Gigli sarà dunque un’opportunità di grande visibilità e un grande trampolino di lancio per l’evento al Parco Archeologico di Baratti e Populonia, dove per due giorni e una notte verrà allestito un grande campo con una sessantina di rievocatori. Imperdibile sarà il suggestivo spettacolo serale, dove fiaccole e fuochi rischiariranno la notte e soavi melodie dal passato riecheggeranno tra i tumuli di chi visse quella terra millenni fa.

La mente esplosiva di Maurizio Amoroso sta anche pensando di portare Mario Kart nel giardino di Villa Giulia. Se riuscirà nell’intento allestirà un circuito di go-kart elettrici e farà correre l’amato personaggio dei più piccoli, protagonista dei videogames della Nintendo, in un’appassionante gara contro quadrighe etrusche.

Festa Etrusca 2022 termina il suo tour nel museo che più di ogni altro rappresenta la civiltà etrusca: il Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia. L’Emiciclo del Museo ha accolto i numerosi visitatori, intrattenuti dai rievocatori. Foto: Paolo Bondielli.

Beh, non ci resta che scoprire tutto ciò che Festa Etrusca ha da offrire partecipando agli eventi o seguendo noi di MediterraneoAntico, in quanto anche per quest’anno, per la terza volta, Maurizio Amoroso ha creduto in noi confermandoci ancora Media Partner Ufficiali di Festa Etrusca! La storia si racconta. Orgogliosi, non possiamo far altro che ringraziare per questa nuova opportunità diventata ormai un appuntamento divertente e irrinunciabile per la nostra redazione. Quindi continuate a seguirci e perché no, venite a trovarci durante una delle tappe di questo entusiasmante festival itinerante alla scoperta del mondo dei Rasna.

Un momento di rievocazione di Festa Etrusca 2023: Diego Pasti, rievocatore di Herentas – I passi del tempo, scandisce il tempo con la riproduzione di un antico strumento musicale. Foto: Paolo Bondielli.

Un ringraziamento speciale va anche ai musei e ai parchi che ci ospiteranno durante questa avventura, in quanto ci accolgono sempre con tanto calore, grande disponibilità e bellissimi sorrisi.

 

NOTE:

[1] Amante delle arti, Cosimo I de’ Medici investì gran parte del suo enorme patrimonio privato per abbellire e rendere gloriosa la sua città natale, Firenze, chiamando artisti e costruendo edifici pubblici e religiosi. Nel 1553 con la scoperta della Chimera d’Arezzo – che presenta un’iscrizione che ne certifica l’autenticità etrusca – Cosimo acquisì tutti gli elementi per legittimare il suo potere di nuovo Porsenna, “domatore di tutte le fiere”. La Chimera rappresentava la conferma di tutte le teorie relative al primato degli Etruschi nella scultura e divenne simbolo delle “radici etrusche” riscoperte e rinnovate dal banchiere fiorentino sul piano politico e artistico. Il regno e le conquiste di Porsenna servirono a perseguire gli ambiziosi programmi del nuovo indirizzo politico di Cosimo I de’ Medici che il 27 Agosto 1569 si fece incoronare da Pio V “Magnus Dux Etruriae” (Granduca d’Etruria). Dopo la sua morte la Signoria lo proclamò Pater patriæ, cioè “Padre della Patria”.

Advertisement

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here