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Messalina Invicta

Chissà se sia vero o solo frutto di leggenda, ma secondo quanto tramandato da Plinio il Vecchio, la celebre Messalina si rese protagonista di una sfida tanto insolita quanto audace: volle confrontarsi con la prostituta più rinomata di Roma… su chi riuscisse ad avere più rapporti sessuali nell’arco di 24 ore.

La colossale testa di toro di Persepoli

Nel 1932, tra le rovine di Persepoli, fu scoperta la colossale testa frammentata di un toro. Era parte della Sala delle Cento Colonne, un ambiente del palazzo imperiale costruito durante i regni di Serse e Artaserse (485-424 a.C.)

Le acque di Abu Qir restituiscono statue e altri reperti archeologici

Il mare restituisce e restituisce capolavori antichi. Siamo a largo delle coste di Alessandria e dalla sua antica città tolemaica sommersa nella baia di Abu Qir ritornano alla luce statue e altri reperti di oltre 2000 anni fa.

Pompei continuò ad essere abitata dopo l’eruzione del 79 d.C.

Dopo la catastrofica eruzione del Vesuvio nel 79 d.C., che seppellì Pompei sotto metri di cenere e lapilli, la narrazione storica ha spesso considerato la città come definitivamente morta. Tuttavia, recenti scavi nell’Insula Meridionalis, parte meridionale dell’area archeologica, stanno cambiando radicalmente questa visione: Pompei fu rioccupata, e la vita continuò, anche se in forme nuove e profondamente trasformate.

Due stele di Aspelta da Napata

Questo nuovo Speciale del nostro prezioso collaboratore Alberto Elli prende in esame due documenti fondamentali per lo studio del regno di Kush e del rapporto tra Nubia ed Egitto: la Stele dell'Incoronazione e la Stele della Scomunica del re Aspelta (XXV dinastia nubiana, 600–580 a.C. circa). La prima racconta l'ascesa al trono del re, con l'elezione descritta come un processo divino, in cui Amon di Napata approva la scelta del nuovo sovrano che viene rappresentato come giusto, pio, eletto dagli dei, e garante dell'ordine cosmico. La seconda è un anatema che impone pene religiose e sociali contro nemici del re e funzionari corrotti, dimostrando come la religione fosse anche uno strumento politico per mantenere l'ordine e la lealtà. Sono entrambi documenti di legittimazione del potere dei sovrani nubiani attraverso l'adozione e la reinterpretazione delle istituzioni egizie.

Un viaggio all’oasi di Siwa

Con il nostro Gilberto Modonesi e i suoi diari di viaggio ripercorriamo stavolta una vista all'oasi di Siwa, con il villaggio di Qara, il tempio dell'oracolo, Jebel el-Mawta e le tombe decorate. Un racconto personale ma sempre interessantissimo, e con tante foto dell'autore. Buona lettura!