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Karnak: scoperti amuleti e gioielli in oro della XXVI dinastia

La missione archeologica franco-egiziana del Centro Franco-Egiziano per lo Studio dei Templi di Karnak (CFEETK), in collaborazione con il Consiglio Supremo delle Antichità e il Centro Nazionale Francese per la Ricerca Scientifica, ha riportato alla luce alcuni gioielli risalenti all'inizio della XXVI dinastia (664–610 ca. Periodo Saita) nel settore nord-occidentale del Tempio di Karnak.

Thutmose II: già individuata la seconda tomba? Riflessioni.

Sono passati pochi giorni dall'annuncio del ritrovamento della tomba di Thutmose II, l’eco della notizia e di tutte le discussioni nate intorno ad essa risuonano ancora fresche, ma sembrano già esserci nuovi risvolti che non sono da sottovalutare. Per oltre un secolo si era cercata la dimora per l’eternità di un faraone ancora assente nella lista delle sepolture reali del Nuovo Regno, ed ora, nel giro di pochissime ore, se ne potrebbero annunciare addirittura due, entrambe afferenti al IV sovrano della XVIII dinastia. Ma tutti gli indizi portano a Thutmose II?

Identificata la tomba di Thutmose II: si completa l’elenco delle sepolture...

Erano oltre cento anni che si aspettava questo momento, da quando nel 1922 Howard Carter scoprì la tomba del celebre faraone bambino, Tutankhamon. Per completare l'elenco delle sepolture dei faraoni che regnarono durante la XVIII dinastia (1543-1292 a.C.), la dinastia egizia che segnò l'inizio del Nuovo Regno, mancava solo lui all'appello, Thutmose II. E adesso sembra proprio che ci siamo, anche l'ultima tomba reale è stata individuata!

Pudore e censura in Egittologia

In questo nuovo lavoro, il nostro Gilberto Modonesi ci porta a conoscenza di un articolo pubblicato nel 2002 sulla rivista "Egypt, Afrique et Orient" in cui si parla di interventi censori praticati dagli egittologi su monumenti e documenti egizi che mostravano scene di sesso e il membro maschile. Buona lettura!

Kebra Nagast

Il Kebra Nagast (tradotto con "La Gloria dei Re") è un antico testo etiopico scritto in Ge'ez che narra la storia leggendaria della dinastia salomonica d'Etiopia. Il testo racconta la storia della regina di Saba che andò in visita al re Salomone a Gerusalemme e dalla loro unione nacque il primo imperatore d'Etiopia, Menelik I. Secondo la narrazione, fu proprio lui a portare in Etiopia l'Arca dell'Alleanza, episodio - questo - che rivela l'intenzione con cui fu scritto il testo, cioè quella di legittimare il potere degli imperatori etiopi sostenendo la loro diretta discendenza da Salomone e Davide. Alberto Elli, nel giorno del suo compleanno, regala ai lettori di MediterraneoAntico la traduzione e il commento di questo testo sacro, considerato fondamentale per la cultura e la storia dell'Etiopia.

Alcune curiosità sulla religiosità del sesso nell’Antico Egitto

Gli antichi egizi non avevano tabu di tipo sessuale. Il sesso era parte della quotidianità e certi comportamenti sessuali erano considerati normali ai fini della vita e associati a un valore fondante della cultura egizia: la fertilità a tutti i livelli. Gilberto Modonesi, in questo nuovo articolo, ci presenta alcune curiosità sulla religiosità del sesso nell'antico Egitto prendendo in esame alcuni oggetti "stravaganti" reperiti nelle tombe, ma che - proprio per il luogo in cui erano stati deposti - dovevano avere un significato religioso importante per il defunto.